Treviso, in coda all’alba per il tampone L’Ulss aprirà un nuovo centro a Dosson

Si allungano i tempi per il molecolare, risultati in 72 ore. L’azienda sanitaria: «Afflusso record, potenzieremo le postazioni»
Andrea De Polo

treviso

Dopo un lunedì da dimenticare, con la Dogana che finisce i tamponi rapidi e quattro ore di attesa, un martedì altrettanto difficile. Alle prime ore del mattino ci sono già alcune mamme, che devono fare il tampone al figlio contatto di positivo, in coda a Castelfranco: qualcuna è arrivata da Treviso, dove pur alzandosi all’alba aveva trovato una lunga fila all’ingresso della Dogana. L’Ulss corre ai ripari con due mosse: ieri è stato aperto il Covid point della discoteca Melodi di Castelfranco, tra una decina di giorni o forse prima aprirà un altro punto tamponi, a Dosson di Casier, stesso indirizzo dell’anno scorso, viale Mattioli.

rallentamenti e tempi lunghi

Con l’attuale mole di positivi e contatti da testare e tracciare ogni giorno, in provincia di Treviso i tempi di refertazione di un molecolare sono passati da 48 a 72 ore. La conseguenza è che si allungano i tempi per il rientro degli studenti contatti di positivo, e per i positivi a fine quarantena. Le immani code in tutti i Covid point della provincia hanno suscitato anche la perplessità del sindaco di Treviso, Mario Conte, e del presidente della Provincia, Stefano Marcon. Ieri mattina il Comune di Treviso segnalava, tramite le scritte sui totem digitali installati in vari punti della città, rallentamenti in tangenziale ovest per traffico in Dogana. «Deve cambiare la modalità di accesso ai Covid point» diceva ieri mattina il sindaco Conte, «sono paralizzati la tangenziale e San Giuseppe, aspettiamo che l’Ulss faccia qualcosa, intanto prevediamo la doppia corsia per evitare che i residenti rimangano chiusi in casa». Marcon ha lanciato un appello ai cittadini: «Si segnalano intasamenti alla viabilità provinciale nei pressi dei centri tampone, faccio un appello alla responsabilità dei trevigiani affinché distribuiscano l’affluenza nell’arco dell’intera giornata e non solo al mattino. Serve la collaborazione di tutti».

nuove aperture

Dal canto suo il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, guarda con fiducia all’inaugurazione del nuovo centro di Castelfranco: «Il Melodi ha già stemperato l’assalto su Altivole. Ho sentito il sindaco di Casier, Renzo Carraretto, che mi ha dato la disponibilità per un sito a Dosson, lo stesso dell’anno scorso in zona industriale. Avrà una capacità di oltre mille tamponi dalle 8 alle 14, questo consentirà di diluire le code altrove. Ci vorrà almeno una settimana: domani avremo il sopralluogo, poi bisogna risolvere le questioni relative ad allacciamento, fognature, energia elettrica. Partiremo presto». Le code in Dogana di ieri si spiegavano anche con un ulteriore imprevisto: «Due persone tra gli operatori si sono ammalate e sono state sostituite in corsa, la coperta è corta, abbiamo poche risorse considerando anche i vaccini e i dipendenti sospesi». E la crescita dei casi è prevista almeno fino a Natale. —



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