Treviso. In casa spunta bambola Vudù. Rito magico contro l’ex marito

La scoperta mentre l’uomo svuotando la casa dopo la separazione. Il pupazzo aveva incollato il suo volto: pronta la denuncia per minacce 

La storia

Svuotando delle ultime cose l’appartamento che il giudice gli aveva da poco imposto di lasciare alla moglie scopre, in una stanza allestita ad hoc, che era stato costruito un vero e proprio altare Wudu con un pupazzetto infilzato da numerosi spilli e con una fotografia della sua faccia attaccata a quella della bambola. Un ultimo sgarbo che l’uomo, un quarantacinquenne trevigiano, ha deciso che non poteva passare senza conseguenze dopo anni di matrimonio, gli ultimi dei quali trascorsi a litigare fino ad arrivare al divorzio.

La vicenda è emersa nei mesi scorsi e potrebbe portare a una nuova azione giudiziaria nei confronti della donna scoperta ad utilizzare riti magici per creare guai all’ormai ex marito. La coppia, entrambi originari di Treviso, si era sposata ormai una quindicina d’anni fa e per un lunghissimo periodo avevano vissuto all’estero per diversi impegni di lavoro. Dopo qualche anno però il rapporto si è incrinato e tra i due è esplosa una profonda crisi che ha portato anche alla fine del matrimonio. Inevitabili gli anni di cause e accuse incrociate. Giorni e giorni trascorsi a litigare per ogni singola cosa da dividersi dopo la separazione.

Tra queste c’era anche il loro appartamento di Treviso nel quale lui, al contrario dell’ex moglie, non aveva più messo piede da quando era scoppiata la crisi.

E infatti il giudice del tribunale di Treviso decise di assegnare la casa a lei costringendo il quarantacinquenne a svuotarla di tutte le sue cose. L’incredibile scoperta è stata fatta proprio in quella occasione. Da una stanza è infatti spuntata la bambola Wudu infilzata con la sua faccia. Da qui la decisione di valutare se presentare una nuova denuncia nei confronti della ex. —

G.B.
 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso