Treviso, dopo denunce e movimenti sospetti Unicredit blocca i prelievi alla Nino Bixio

La scelta a difesa degli inquilini. Tra i palazzi oggetto dei bonifici vietati c’è quello in cui ha sede una filiale della banca

TREVISO. Dopo gli inquilini e gli avvocati: le banche. Lo scandalo dell’agenzia di amministrazioni condominiali Nino Bixio, a cui sono imputati pesantissimi ammanchi dai bilanci condominiali dei palazzi da lei gestiti, arriva adesso a coinvolgere anche gli istituti di credito. Unicredit, la banca presso la quale la Bixio aveva aperto vari conti per gli edifici gestiti, ha bloccato ogni movimentazione di Zacconi & Co.

Il blocco

L’operazione è scattata alcuni giorni fa a seguito dei tanti articoli sulla vicenda pubblicati dal nostro giornale ma sopratutto dalle tantissime richieste di chiarimenti da parte di inquilini dei vari condomìni amministrati da Adriano Zacconi. Ovviamente nessuna responsabilità da parte dell’istituto di credito che ha agito proprio per tutelare i clienti, intesi come i veri proprietari dei soldi nei conti condominali: ovvero gli inquilini. La procedura, in assenza di una indagine penale o finanziaria, non è stata facile ma alla fine ha ottenuto il via libera dei vertici dell’istituto che hanno di fatto bloccato ogni operazione sui conti condominiali fatta dalla Nino Bixio, sia fisicamente, che tramite bonifici. Una scelta fatta per congelare i bilanci dei conti, e consegnarli così ai nuovi amministratori che giorno dopo giorno stanno subentrando alla Nino Bixio dopo gli atti di sfiducia fatti dalle varie assemblee condominiali che si sono riunite a raffica negli ultime due settimane, quando gli ammanchi dai conti dei palazzi della Bixio hanno assunto profili sospetti, evidenziando bonifici a persone, pagamenti per case vacanze, prelievi non giustificati e quant’altro. Ci sarebbe stata poi anche una diffida formale da parte di un condominio alla banca: «Vietate ogni operazioni a Zacconi, o alla società».

La lista si allarga

Giorni fa, la tribuna ha fatto una lunga lista dei tanti immobili gestiti dalla Nino Bixio citando quelli da cui è partito il terremoto, il palazzo in via Nino Bixio dove vive lo stesso Zacconi e il palazzo in via San Liberale in pieno centro, e poi facendo seguire tanti altri condomini in cui si sono registrati movimenti sospetti nei conti. Così il palazzo in via Cavalleggeri, il centro commerciale in viale della Repubblica, il residence Poggio a Silea, il condominio in via Bergamo a Madona Granda e via così. Ma altri se ne stanno aggiungendo, e paradosso vuole che uno di questi ospiti anche una filiale dell’Unicredit. Parliamo del Comparto 108 in viale della Repubblica, davanti al Panorama, dove si sta cercando ancor di far luce sull’accaduto. Altri residence della Bixio sono quelli in via Sant’Elena Imperatrice a Santa Bona e in via Stangade in pieno centro. Più altri edifici fuori mura. Una quarantina il conto totale. Centinaia gli inquilini che vogliono sia fatta chiarezza, e giustizia. Centinaia di migliaia gli euro scomparsi.

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