Treviso, dieci medici lasciano entro l’estate: a fine anno 64 vanno in pensione

TREVISO. La penuria di camici bianchi toccherà l’apice nel bel mezzo dell’estate. In queste settimane nella Marca una decina tra pediatri e condotti ha cessato l’incarico, costringendo l’Usl 2 a proclamare sei zone straordinarie carenti e a scorrere le graduatorie per trovare quanto prima dei sostituti.
La fotografia scattata tra giugno e luglio documenta 5 mila cittadini alle prese con la scelta di un nuovo professionista, coinvolti anche 115 utenti delle residenze per anziani. Situazione che si inserisce in un quadro ben più grave: il pensionamento da qui a fine anno di una sessantina di curanti tra i 540 operativi in provincia di Treviso, con il risultato che 96 mila trevigiani saranno costretti a trovarsi un nuovo medico.
LA PREVISIONE
«Il futuro è drammatico poiché il picco massimo delle fuoriuscite sarà tra il 2021 e il 2022, si sta cercando di mettere una pezza», dice Salvatore Cauchi, presidente regionale dello Snami, sindacato dei medici di famiglia e medico di base a Pieve di Soligo. «Le borse di studio per la formazione in medicina generale sono state portate da 40 a 120 per il Veneto, vanno aggiunti 80 colleghi specializzandi previsti dal decreto Calabria, una quarantina di colleghi del vecchio ordinamento (ex legge 94) e l’iniezione di 150 medici iscritti al corso, pronti tra tre anni. Ci saranno delle criticità ma anche un certo margine di manovra per tamponare», prosegue Cauchi.
SOLUZIONI TAMPONE
Per garantire il funzionamento degli ambulatori nei mesi estivi l’azienda sanitaria è corsa ai ripari: a Conegliano il dottor Andrea Dodero e la dottoressa Kengne Wafo Severin lasciano, ma subentra Alessandra Bet. A Mogliano la situazione più ostica: la dottoressa Elisa Villani lascia e i suoi 1.562 pazienti potranno avvalersi del collega Marco Biasioli.
A Pederobba cessa l’incarico il dottor Simone Maresca, già partita la ricerca di un sostituto. A Zero Branco la pediatra Rosanna Rossi si congeda dai suoi 914 baby assistiti e al suo posto subentra Paola Ruzza che trasferirà lo studio a Casier. A Castelfranco l’addio del pediatra Andrea D’Avino e l’arrivo di Martina Betto, a Treviso al posto della pediatra Maria Addondi arriva la dottoressa Giovanna Bogoni.
Anche nelle case di riposo si sta registrando un certo movimento sul fronte dei condotti che forniscono assistenza medica: in quattro lasciano, tra Fondazione Da Lozzo Da Dalto di San Pietro di Feletto, Casa Luigi e Augusta di Ormelle, Villa Tomasi a Spresiano. «La situazione nelle case di riposo è rapportabile a quella del territorio» conclude il dottor Cauchi «sarebbe giusto rafforzare le medicine di gruppo integrate per fornire una risposta sempre più capillare».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso