Treviso, Benetton e Geox riaprono: in 1.400 negozi gel e mascherine contro il Coronavirus

Si ripartirà “a numero chiuso” da lunedì 18 maggio. Nella Marca si rimetteranno in moto altri 3.400 punti vendita

TREVISO.  La fase due dei giganti della moda: data da segnare in rosso sul calendario il 18 maggio, giorno della riapertura dei negozi, a meno che non intervengano novità normative questa settimana. Due big trevigiane, Benetton e Geox, hanno annunciato la riapertura di tutti i punti vendita sul territorio nazionale (all’estero dipende dalle regole dei singoli Stati), rispettando rigide misure di sicurezza, dall’igienizzazione dei capi d’abbigliamento agli ingressi contingentati. I giganti della moda saranno guardati con attenzione anche dalla galassia delle piccole realtà, che non sanno ancora né cosa si debba fare esattamente per riaprire in sicurezza, né quale sarà la risposta dei clienti. Parliamo, per la sola provincia di Treviso, di 3.400 negozi, che danno lavoro a circa 9 mila addetti e muovono un miliardo di euro di fatturato.

united colors of benetton. I negozi dei marchi United Colors of Benetton, Undercolors of Benetton e Sisley, in accordo con le disposizioni governative e regionali, riapriranno tassativamente lunedì 18 maggio. Parliamo di oltre 1.200 negozi sul territorio nazionale. «All’interno degli store - spiega il gruppo di Ponzano - sono state approntate misure di precauzione in linea con le indicazioni delle autorità sanitarie. In particolare, nei negozi è ammessa la presenza di un numero limitato di persone, il ricambio d’aria è garantito, le superfici e gli ambienti sono disinfettati secondo l’attuale normativa. Ai clienti è richiesto di mantenere la distanza di sicurezza, indossare la mascherina e usare spesso il disinfettante per le mani, reso disponibile all’interno del negozio. Le stesse norme di sicurezza sono state implementate nei negozi Sisley».

geox. Il brand della famiglia Polegato ha annunciato la riapertura dei punti vendita «appena ci autorizzeranno», quindi lunedì 18 maggio nella migliore e più probabile delle ipotesi. L’azienda conferma il rispetto di tutte le norme di sicurezza, con vincoli più stretti sia per gli addetti che per i negozi. Le soluzioni più innovative - come i camerini digitali, presentati qualche settimana fa durante un convegno di T2i - per ora restano lontane. Il dubbio, ripetono tutti gli addetti ai lavori, è semmai un altro: che risposta ci sarà da parte dei clienti? Quanto si sentiranno sicuri nell’accedere ai negozi, provare gli abiti e le scarpe, pagare alla cassa? Tutti i grandi brand (e non solo) hanno puntato forte sulle vendite online, registrando in queste settimane incrementi a doppia cifra rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Anche per questo, sia in Benetton che in Geox alcuni dipendenti hanno continuato a lavorare nella fase di lockdown per gestire il magazzino ed evadere gli ordini arrivati dalle piattaforme online. Ma il supporto dei negozi fisici è considerato ancora fondamentale. —

andrea de polo. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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