Treviso, barba e capelli gratis ai bisognosi

Rocco Ranieri, 21 anni, mette a disposizione una volta al mese il suo atelier nella cittadella Appiani. «Tutti devono sentirsi in ordine»
Rocco Ranieri
Rocco Ranieri

Tra i mille volti della beneficenza a Treviso, se ne aggiunge uno nuovo: Rocco Ranieri, che di lavoro fa il parrucchiere e ha pensato di mettere la propria professione al servizio degli altri, dei più bisognosi. Un lunedì al mese, nel giorno di chiusura del suo salone in piazza delle Istituzioni, aprirà – gratis – per quei clienti che non possono pagarsi un taglio di capelli. Cuore e forbici, questa è la formula che Rocco ha scelto per aiutare chi non riesce ad arrivare alla fine del mese.

I trevigiani in difficoltà, da oggi, potranno dunque contare su un'altra mano tesa. Oltre all'attività che le associazioni di volontariato fanno da tempo, distribuendo generi alimentari, farmaci e vestiti agli indigenti, ora, chi non ha in tasca qualche decina di euro per sistemarsi i capelli, potrà entrare nell'atelier di Rocco.

Una volta al mese, il salone davanti alla questura dell'Appiani sarà aperto per questa nobile causa. «L'idea mi era venuta già qualche tempo fa. Ora che mi sono messo in proprio, ho deciso di metterla in pratica», spiega, «ho pensato a un modo per aiutare le persone meno abbienti mettendoci del mio, quello che so fare meglio. Non mi piace dare contributi in denaro a enti o associazioni perché ritengo che non ci sia gratificazione più grande del fare in prima persona qualcosa per gli altri. Faccio la mia parte, mettendo a disposizione il mio tempo e le mie competenze. E' bello vedere che il proprio lavoro può aiutare chi ha più bisogno».

Giovanissimo, visto che ha solo 21 anni, Rocco è originario della Calabria, ma da oltre tredici anni vive a Treviso. Dopo aver terminato le medie alle Stefanini, a 14 anni ha deciso di voler diventare parrucchiere. Ha imparato il mestiere da autodidatta, «rubando con gli occhi» trucchi e segreti di rasature e acconciature.

«Ho mosso i primi passi nel salone di Antonio, mio fratello maggiore», continua il coiffeur dall'animo generoso.

La prima apertura solidale dell'atelier, lunedì scorso, è andata bene. «Sono arrivate una decina di persone, ma spero che il passaparola aumenti e che ne vengano di più», spiega, «sono pronto ad accoglierle tutte, non c'è gioia più grande di vedere questa gente specchiarsi nuovamente in ordine, sorridere e andare via ringraziandoti e stringendoti la mano».

Lunedì 9 febbraio si replica, dalle 10 alle 17. Rocco Ranieri sarà al suo posto, pronto ad accogliere i clienti per una rinfrescata al look gratuita.

La cosa può sembrare apparentemente banale, un fatto di pura estetica, un vezzo, ma non è così. «Avere un aspetto curato e ordinato ti mette a proprio agio in mezzo alla gente e poi, può essere un buon biglietto da visita se si deve affrontare un colloquio di lavoro o andare a presentare un curriculum», conclude il titolare, «sicuramente le persone in difficoltà vanno sostenute con il cibo e con i beni primari, ma anche l'essere in ordine aiuta e porta ad affrontare la quotidianità in modo diverso e migliore».

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