Lavori completati, dopo quattro mesi riapre il sottopasso della stazione di Treviso
Il cantiere infinito a un punto di svolta: Rfi ha mantenuto la promessa fatta al Comune e ha riaperto il passaggio nei tempi concordati. Sospiro di sollievo per i pendolari

Lunedì 28 luglio il consigliere comunale del Partito Democratico Marco Zabai era tornato alla carica pungendo l’amministrazione sul sottopasso. Si parlava di cantiere infinito, che non rispettava le promesse di Conte su una riapertura prevista per luglio.
Ebbene, il Comune ha smentito l’opposizione con un canestro sulla sirena, pronto giusto giusto per il mese di agosto, nelle ultime ore del settimo mese dell’anno, come annunciato: Rete Ferroviaria Italiana ha concluso i lavori giovedì 31 luglio.
Nel pomeriggio gli addetti hanno completato le operazioni di pulizia dopo i lavori di riqualificazione, la sera pendolari, lavoratori, turisti e cittadini hanno usufruito del consueto sottopassaggio pedonale, a quattro mesi dall’ultima volta.
Rfi si è presa l’incarico dell’opera, sollecitata fortemente dall’amministrazione da marzo in poi, quando il passaggio nello scalo ferroviario si allagò più di una volta, costringendo prima a una chiusura temporanea, poi definitiva.
L’amministrazione aveva sollecitato Rfi, che è andata incontro a Ca’ Sugana e ha riqualificato il sottopasso, rendendolo agibile in primis, e sistemandolo esteticamente.
Così Conte non l’ha data vinta all’opposizione, e ha risposto a Zabai a giochi fatti. Il dem parlava di «ennesima dimostrazione di come la comunicazione dell’amministrazione sia scollegata dalla realtà dei fatti», di un’amministrazione che «preferisce gli annunci alle soluzioni concrete».
Conte ha aspettato per dire la sua, sul gong di un sottopassaggio ritrovato all’ultimo giorno buono: «Siamo perfettamente nei tempi previsti – spiega il sindaco – mi dispiace per il consigliere Zabai, che aveva diffuso in anticipo un comunicato polemico rivelatosi infondato».
Ma non è tutto. Zabai pungeva Conte anche sugli ascensori del sottopasso secondario, spesso «guasti o fuori servizio, rendono la struttura inaccessibile a chi ha difficoltà motorie, agli anziani, ai genitori con passeggini o a chi viaggia con valigie».
L’amministrazione ha trovato una soluzione temporanea e interverrà definitivamente solo al termine dei lavori della stazione: tradotto, nel 2026, se va tutto bene. «Ho fatto un sopralluogo – prosegue Conte – stanno completando la sistemazione dell’ascensore, che per ora è provvisorio, ma sarà sostituito quando i lavori della stazione saranno terminati. Ora il sottopasso è accessibile a tutti, comprese le persone con disabilità. Resta comunque un’area di cantiere che sarà completata in una seconda fase».
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