Trenta esuberi alla Fashion Box di Asolo

Cali di fatturato per l’impero dell’abbigliamento Replay, si punta all’esodo volontario con incentivi
Passerini Asolo visita ministro Sacconi azienda Replay Passerini Asolo visita ministro Sacconi azienda Replay con prefetto e pres Attilio Biancardi
Passerini Asolo visita ministro Sacconi azienda Replay Passerini Asolo visita ministro Sacconi azienda Replay con prefetto e pres Attilio Biancardi

ASOLO. Mobilità solo su base volontaria per gestire trenta esuberi alla Fashion Box Spa di Casella d’Asolo a cui fanno riferimento i marchi Replay, Replay&Sons, We are replay e White Seal. La vertenza sindacale è stata aperta le scorse settimane, ieri l''incontro con i vertici aziendali e i sindacati seguito dall'assemblea con i lavoratori: gli esuberi, dovuti ad una progressiva erosione del fatturato, verranno gestiti solo su base volontaria grazie ad incentivi la cui entità verrà decisa nel corso di una serie di incontri che si terranno nelle prossime settimane.

«Non solo, spingeremo molto anche sulla soluzione part-time nel caso in cui le uscite volontarie non fossero sufficienti», spiega Gianni Boato, Femca Cisl Treviso Belluno, «la maggior parte del personale in forze nel gruppo sono donne che di soluzioni affini a politiche di conciliazione come questa ne beneficerebbero».

In tutto il gruppo in mano alla famiglia Sinigaglia si contano 370 addetti complessivi. La forza lavoro ritenuta in eccesso sarebbe rappresentata da personale operativo e amministrativo, essendo molto ridotta la componente operaia.

Il gruppo ha chiuso il 2013 con ricavi per 204 milioni, in calo sui 218 dell’anno precedente. Risultati lontani dai 270 milioni di euro portati a casa nel 2009, quando l’azienda era passata dai discendenti del fondatore, Claudio Buziol, scomparso all’improvviso all’inizio del 2005, ai fratelli Matteo e Massimo Sinigaglia.

Anche questa volta, come in passato, si cercherà di gestire gli esuberi senza ricorrere ad ammortizzatori sociali, ma attraverso la proposta di incentivi per gli esodi volontari.

Definita l'entità degli incentivi nelle prossime settimane, la mobilità volontaria verrà chiusa a fine aprile.

«È l'unica soluzione che siamo disposti ad accettare e se non troveremo 30 esodi volontari punteremo sui contratti di solidarietà», spiega Wilma Campaner, Filctem Cgil Treviso.

Oggi Fashion Box è presente in 50 Paesi, le esportazioni rappresentano il 90 per cento del suo business. La rete distributiva è ramificata in più di cinquemila negozi wholesale e 250 punti vendita retail.

Lo scorso autunno Replay aveva inaugurato un negozio monomarca da 1.500 metri quadrati a Milano.

Per il 2015 si prevede un negozio flagship a New York e, in seguito, anche a Tokyo e a Londra. In programma dunque importanti investimenti sul retail :in particolare relativi ad un nuovo fronte commerciale che dovrebbe essere avviato in Corea e Indonesia. (s.g.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso