Tre medici “in prestito” da Treviso a Vittorio

Prove tecniche di Usl provinciale. S'inizia da Senologia con una riorganizzazione del servizio su vasta scala e un invio di professionisti dall'Usl 9 di Treviso all'Usl 7 di Pieve di Soligo. In questo modo il direttore generale Francesco Benazzi punta a trasformare l'ospedale di Vittorio Veneto in un polo d'eccellenza regionale per il trattamento del tumore al seno. Il nuovo Centro di senologia (Breast Unit) vittoriese è stato attivato, destinando tre medici del Ca' Foncello. Attraverso la mobilità interaziendale i medici di Treviso sono in forza all'Usl 7 con una sorta di “prestito a ore” per la creazione della nuova Breast Unit. Proprio in questi giorni è cominciata la messa a punto del servizio. Al timone si trova il Nicola Balestrieri, medico specialista ambulatoriale interno per la branca di Chirurgia Toracica, che è stato indicato come coordinatore del Centro senologico. Ad affiancarlo per 38 ore settimanali saranno Nicola Menin e Monica Baldessin, entrambi medici specialisti ambulatoriali interni di Chirurgia Generale. Una rivoluzione già annunciata dal numero uno della sanità trevigiana, che ora inizia a delinearsi.
«L'obiettivo principale di tale modello», ha detto Benazzi, «è garantire, oltre alla tempestività nella presa in carico delle pazienti, adeguati livelli di cura e continuità dell'assistenza, ma anche equità nelle condizioni di accesso e fruizione dei servizi, assicurando una risposta adeguata», evitando così la fuga di pazienti in Friuli Venezia Giulia. Inoltre, all'ospedale di Vittorio Veneto è prevista l'installazione di un macchinario per l'Elettrochemioterapia, da 100 mila euro. Una nuova arma per il trattamento delle metastasi cutanee e del melanoma, già adoperata dal dottor Luca Campana dello Iov. L'operazione si inserisce in un quadro ancor più complesso.
Nei prossimi cinque anni di mandato, Benazzi lavorerà per eliminare i doppioni, diversificando sul territorio competenze e servizi. Ogni ospedale coltiverà le sue eccellenze e i professionisti migliori verranno valorizzati, anche attraverso l'acquisto di macchinari all'avanguardia per la diagnostica. Il disegno per il trattamento delle patologie mammarie è già pronto. Il Centro senologico trevigiano conterà tre diverse sedi. A Vittorio Veneto si troverà l'alta tecnologia, a Castelfranco s'insedierà lo Iov di Padova, potenziando l'area oncologica, mentre Treviso consoliderà la sua Breast Unit.
Ieri al Ca' Foncello è stata ultimata anche l'installazione di due acceleratori lineari, per un investimento di 3.180.000 euro, nel reparto di Radioterapia. Si tratta di apparecchi ad altissima precisione per la cura delle neoplasie, visto che la posizione del paziente e il piano di cura computerizzato dialogano tra loro, permettendo che la dose di tumoricida non danneggi cellule e organi sani.
Valentina Calzavara
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