«Trasporti, la sede resti in città»
Documento del Pdl: sì all'azienda unica, ma a Vittorio Veneto

La vecchia sede dell’Atm
VITTORIO VENETO.
Sì alla costituzione dell'azienda unica di trasporto pubblico provinciale. Ad una condizione: che la sede sia a Vittorio Veneto, magari presso l'ex Mafil, ovvero vicino all'Iveco. L'Atm è un gioiello per Vittorio Veneto. Secondo Giorgio De Bastiani, capogruppo Pdl, e Roberto Ostinet, coordinatore comunale dello stesso partito, la città può rinunciare a questo patrimonio a patto che «vi sia un reale miglioramento economico-gestionale dell'azienda con l'obiettivo di consentire significative economie di scala e razionalizzazioni organizzative». Seppur a malincuore, i dirigenti cittadini del Pdl muovono il primo passo verso l'integrazione territoriale del trasporto pubblico locale, ma «senza far confluire eventuali capitoli di perdita/passività nella nuova società». L'Atm, infatti, è in attivo. E non è il caso, secondo De Bastiani e Ostinet che si faccia carico, seppur parzialmente, delle passività altrui. Di conseguenza, «bisogna ripensare ad un nuovo e più coraggioso piano industriale, senza il quale tutta l'operazione diventa poco trasparente». Non solo, è anche convinzione dei due esponenti del Pdl che in una prospettiva di azienda unica, che la città «non debba essere per l'ennesima volta penalizzata a favore di altre aree che in questi ultimi anni hanno «pilotato» lo spostamento del baricentro di vari servizi territoriali verso di loro contribuendo a far si che Vittorio crollasse da seconda città della Marca dopo il capoluogo Treviso (per indice socio/economico) all'attuale 6º posto». E' per questo che «proponiamo che la nuova e futura Sede della nuova Società provinciale di trasporto pubblico venga una volta tanto assegnata alla ns. Città, fra l'altro ben fornita di edifici (anche pubblici,vedasi ex-Mafil) che possono ospitarla. L'ex-Mafil fra l'altro è un edificio che confinando con l'ex-Sicca (ora Iveco) potrebbe portare ad una joint-venture con la stessa per la manutenzione di tutti i mezzi di trasporto pubblico provinciale avendo già infrastrutture/strutture e professionalità adeguate a tale scopo». De Bastiani e Ostinet considerano, al riguardo, i benefici economico/sociali, in termini soprattutto occupazionali. «Confidando nel grosso potere politico del nostro sindaco sia a livello provinciale che Regionale, siamo certi che questa importante proposta si potrebbe tramutare in una splendida opportunità per Vittorio ed i Vittoriesi». (f.d.m.)
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