Trafugata reliquia di S.Francesco di Sales

MONASTIER. I malviventi che nella notte tra mercoledì e giovedì hanno assaltato la chiesetta della villa Stefani Albrizzi in via Barbaranella a Monastier, proprietà della nota famiglia Compiano, non hanno portato via solo alcuni vecchi oggetti sacri, due candelabri e due antiche pitture su tavola. Hanno portato via anche un piccolo scrigno dorato. Loro pensavano di rivenderlo, di fonderlo e farlo sparire, forse non immaginavano però che al suo interno venisse conservata da centinaia d’anni una reliquia medievale fatta risalire a San Francesco di Sales.La scomparsa del reperto, datato quindi 1622, sarebbe stata segnalata dalla famiglia all’atto di redigere la denuncia e rischia di rendere di fatto inestimabile il valore del bottino fatto dai ladri e inizialmente quantificato in circa 15mila euro. Possibile che fosse proprio quella reliquia l’obiettivo dei malviventi? I carabinieri della compagnia di Treviso che stanno indagando sul caso escludono questa possibilità. Più probabile, secondo gli inquirenti, che i malintenzionati dopo aver tagliato la rete e sfondato la porta di accesso alla chiesetta della villa abbiano razziato tutto quello che ritenevano di valore portando via anche il piccolo reliquiario trovato sul luogo che era in oro.
Che fine ha fatto il reperto sacro? Difficile a dirsi, ma purtroppo prevale ad oggi la convinzione che sia stato gettato nei campi una volta passata al vaglio la refurtiva del colpo notturno. I ladri infatti, ben sapendo di trovarsi nella tana del re della vigilanza privata, hanno pensato di puntare all’unico luogo che potevano ritenere sguarnito, arraffando tutto in fretta e dileguandosi il prima possibile. Il reliquiario, secondo le prime informazioni, avrebbe contenuto al suo interno un piccolo pezzetto del cuore del santo, che sarebbe però conservato integro all’interno del Monastero delle Visitandine di Treviso, ordine a cui il santo è sempre stato legato (Francesco di Sales morì infatti a Lione, proprio al’interno del monastero delle Suore della Visitazione). Un giallo nel giallo, quindi, che comunque in queste ore sta alimentando parecchie supposizioni da parte delle forze dell’ordine. Il mercato delle reliquie, per centinaia d’anni, anche durante la Serenissima, è stato fiorente, e non è escluso che le stesse reliquie siano state oggetti di scomposizioni, ricomposizioni, leggende. Ne è piena la Laguna di Venezia, perchè non potrebbe esserlo anche la religiosissima Marca trevigiana?
Le indagini dei carabinieri della compagnia di Treviso stanno battendo a tappeto tutte le piste, stanno verificando alcuni antiquari e alcuni criminali locali. Non si esclude infatti che a mettere a segno il colpo possano essere stati dei piccoli ladruncoli in vena di bravate, persone che sapevano dell’esistenza della chiesetta e di cosa potesse contenere.
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