Torna la sexy nonna: stalking al custode

L’implacabile amore di Giuseppina Botter, ottant’anni passati, per l’aitante vicino di casa, Massimo Michilin (poi salito agli onori della cronaca per essere stato scoperto a «marinare il lavoro» durante l’orario d’ufficio) ha fatto il giro d’Italia finendo in diretta Tv all’ora di pranzo. A dare una spinta alla storia c’ha pensato anche il sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo, tanto colpito dalla vivacità amorosa dell’arzilla ottantenne da lanciarsi in una sua criticatissima candidatura ad «ambasciatrice di Marca». Ma non è finita lì. Oggi, a due anni di distanza dall'inizio della vicenda, in via Sabotino continua la caccia al giovane amore. Con gli stessi risvolti di allora, quando il quarantenne vittima delle sue attenzioni arrivò al punto di chiamare la polizia per «essere lasciato in pace».
Il nuovo capitolo dell'amore non ricambiato tra l'ottantenne e il quarantenne è di due giorni fa, quando le volanti della questura di Treviso sono state costrette ad un intervento d'urgenza per una presunta aggressione.
L'anziana ha aperto la porta agli agenti con un cerotto sul viso, un braccio fasciato alla bene e meglio e un fazzoletto sulla bocca. «Mi ha picchiato» ha detto indicando il vicino di casa. Peccato gli agenti non fossero nuovi alla vicenda, e avessero notato come sotto il fazzoletto, sotto il cerotto e sotto la benda non vi fosse segno di sangue, echimosi o graffi.
Ad avvalorare le loro perplessità sul racconto dell'anziana (che già altre volte aveva denunciato simili eventi) è stata poi la reazione del vicino, Michilin, a cui gli agenti sono andati a suonare il campanello, ha detto, «è una ossessione, mi lancia le ciabatte sulla porta per attirare la mia attenzione, mi chiama, mi telefona. L'altro giorno, arrabbiata perchè non volevo saperne, è salita all'ultimo piano e ha lanciato davanti alla porta del mio garage tre bottiglie di vetro per bucarmi le ruote». La madre di Michilin, che vive nella stessa casa, ha confermato tutta la storia. «E' una situazione incredibile». E gli agenti non hanno potuto far altro che invitare alla calma e invitare, chi dei due volesse, a fare denuncia per stalking o per violenza. A quanto pare, nessuno dei due si è detto pronto a mettere nero su bianco un esposto, e il clamore suscitato dalla storia cresce illuminato di tanto in tanto dai lampeggianti della polizia e dagli sviluppi della cronaca tra le vicende della «sexy ottantenne» e quella dell’«aitante assenteisa».(f.d.w.)
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