Topi nella scuola di Casella d'Asolo, esche tra le aule

ASOLO. Topi alla scuola primaria di via dei Tartari, inaugurata nel settembre scorso. Il Comune, dopo la segnalazione del dirigente scolastico, ha provveduto ad avviare la derattizzazione dell'intero plesso ma l'operazione si sta rivelando più complicata del previsto: a quasi un mese dall'inizio degli interventi di sanificazione i topi non sono stati ancora eliminati completamente. Tutto ha avuto inizio qualche settimana fa, dopo le segnalazioni della scuola che avrebbe notato i segni dei roditori nelle aule frequentate dagli alunni e negli spazi comuni dell'istituto.
Escrementi e altri indizi inequivocabili del passaggio dei topi hanno spinto il dirigente scolastico, Paolo Boffo, a chiedere aiuto al Comune. Lo scorso 18 aprile l'ente comunale ha quindi incaricato la ditta Impresa Servizi Ambientali Srl (che già opera all'interno dell'Usl 2 per i servizi di derattizzazione) affidandole l'incarico di liberare il plesso asolano dalla presenza di roditori. L'intervento ha funzionato ma non è ancora riuscito a debellare l'intera colonia di animali.
«Si è potuto constatare come le esche stiano facendo effetto, riscontrando tuttavia ancora la presenza di tracce di roditori in alcune aule» spiega in una nota il geometra Andrea Bedin, dell'Ufficio lavori pubblici del Comune di Asolo. Nonostante l'intervento sia stato eseguito negli spazi esterni e interni della scuola primaria, seguendo i protocolli nazionali e sanitari, i topi non se ne sono andati ancora del tutto.
Lo scorso 11 maggio si è deciso di correre nuovamente ai riparti: il dirigente scolastico Paolo Boffo ha preso parte a un incontro con la ditta incaricata e i tecnici del Comune per valutare la situazione e trovare il modo di contenere il fenomeno una volta per tutte. Dopo un controllo del plesso è emerso che i topi non hanno ancora lasciato le aule.
«E' stato concordato di potenziare ulteriormente il servizio mediante la Servizi Ambientali Srl, che interverrà nuovamente nei prossimi giorni per creare un'ulteriore barriera protettiva» spiega il geometra Bedin. All'interno del plesso di via dei Tartari verranno quindi posizionate altre esche con la speranza che i topi traslochino.
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