«Tonnellate di botti illegali», pirotecnica castellana finisce a processo

VEDELAGO. Tentata frode nell’esercizio del commercio. È l’accusa che è costata un processo al legale rappresentante della “Pirotecnica Castellana srl” Simone Fabian, 51 anni di Resana (difeso dall’avvocato Stefano Benzi).
L’azienda con sede a Vedelago che commercializza fuochi d’artificio finì nel mirino della guardia di Finanza di Parma. Durante un controllo, avvenuto l’11 dicembre 2015, finirono sotto la lente d’ingrandimento delle Fiamme Gialle 22 tonnellate di prodotti pirotecnici (quelli venduti nei negozi o nei tabacchini) che, secondo l’accusa, erano sprovvisti di marchio Ce ma, al contrario, riportavano il marchio Ce che stava per “China Export” non conforme alle normative del commercio europeo.
Il processo, iniziato ieri davanti al giudice Alberto Fraccalvieri, dovrà stabilire se effettivamente la merce, che era stoccata in magazzino e quindi non in un punto vendita, poteva essere effettivamente posto o meno in commercio.
Le tesi di pubblica accusa e difesa sono esattamente opposte. Da una parte c’è il sostituto procuratore Giulio Caprarola che sostiene che quei prodotti non a norma erano pronti per essere immessi nel mercato e per questo motivo si trattò di un tentativo di frode in commercio.
Non così per la difesa, con l’avvocato Benzi, che nel corso dell’udienza di ieri ha contestato punto su punto le accuse della guardi di Finanza di Parma. Secondo infatti la tesi difensiva, le 22 tonnellate di prodotti pirotecnici erano pronti per essere poi posti in vendita con la nuova etichettatura Ce che ne comprovava la sicurezza.
Inoltre su quasi 16 milioni di prodotti pirotecnici pronti per essere poi messi nel commercio quel giorno la guardia di Finanza prese soltanto a campione una decina di pezzi. Il legale ha rivendicato la correttezza della “Pirotecnica Castellana srl” che è una delle maggiori aziende che commercializzano prodotti pirotecnici non pericolosi provenienti dall’esterno.
L’udienza è durata per oltre un’ora e al termine il giudice Fraccalvieri ha deciso di rinviare il processo a ottobre per l’audizione dei testimoni della difesa. —
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