Tolti gli striscioni della protesta Oras nel mirino dei sindacati

Motta di Livenza
Tolti gli striscioni dei lavoratori all’ospedale di Motta di Livenza, scontro tra la Cisl e la direzione.
La settimana scorsa davanti all’Oras si era tenuto uno sciopero – indetto a livello nazionale – dei lavoratori della sanità privata per il mancato rinnovo del contratto da 14 anni. Gli operatori avevano lasciato sulla recinzione della struttura una serie di striscioni e le bandiere delle organizzazioni sindacali per sensibilizzare la cittadinanza sulla situazione. Ieri mattina la dirigenza dell’ospedale ha fatto togliere dalla recinzione della struttura tutti gli striscioni appesi. Una scelta che ha scatenato la rabbia del sindacato: «Dalla dirigenza – afferma Fabio Zuglian, segretario generale della Cisl Fp Belluno Treviso – ci saremmo aspettati sostegno alla vertenza che riguarda circa 1.500 lavoratori e lavoratrici della sanità privata nella Marca. La trattativa sul rinnovo del contratto è stata interrotta perché le associazioni datoriali Aris e Aiop, dopo aver firmato la preintesa, non hanno proseguito con la sottoscrizione del contratto collettivo nazionale. L’atteggiamento della direzione dell’Oras ci delude e ci amareggia ed è contrario allo stato di agitazione formalmente dichiarato, che consente ai dipendenti l’affissione di striscioni e bandiere al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica. Le ragioni addotte dalla direzione, come l’intralcio del traffico, non sono sostenibili».
Le organizzazioni sindacali hanno quindi inviato una diffida all’amministratore delegato della struttura, e, per conoscenza, al direttore generale della Ulss 2 e ai dipendenti, «Si configura come attività antisindacale, e per questo la richiesta è che gli striscioni vengano ripristinati – ha concluso Zuglian – in caso contrario avvieremo le opportune azioni, anche in sede giudiziaria, a tutela del diritto di espressione e propaganda sindacale in azienda garantito dall’articolo 21 della Costituzione e dall’articolo 1 dello Statuto dei lavoratori».
«Abbiamo tolto gli striscioni per la sicurezza pubblica dopo averli lasciati per una settimana – ha risposto l’amministratore delegato Francesco Rizzardo – abbiamo lasciato le bandiere assicurandole alla recinzione, un chiaro segno della vertenza in corso. Ci teniamo a precisare che con i sindacati avevamo proposto di attivare uno dei punti della bozza di contratto che non è più stata ancora convalidato che prevedeva un bonus una tantum di mille euro per i lavoratori, i sindacati hanno espresso il loro diniego. Ora passeremo la situazione agli avvocati». —
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