Teste mozzate di animali e lumi scatta l’allarme “rito satanico” a Casier

Lo strano ritrovamento in riva al Sile non lontano dal centro del paese Sul posto i carabinieri che valutano anche l’ipotesi della cerimonia esoterica

TREVISO. Una testa mozzata di tacchino, alcune candele sparse e diverse bottiglie quasi vuote di whisky. Tutto attorno, i resti di un volatile spennato. Ciò che rimane di un pic-nic improvvisato, anche se un po’ particolare, oppure i segni di un rito satanico?

L’hanno trovato alcuni passanti il giorno di Natale e l’hanno subito segnalato ai carabinieri della stazione di Dosson. I militari dell’Arma sono intervenuti sul posto ed hanno fotografato i resti, prima che venissero portati via dal prato che corre lungo il Sile, non lontano dal centro di Casier, dagli operai della nettezza urbana.

«Nessun allarmismo», dicono i militari dell’Arma. «Ma, come sempre, è necessario andare a fondo per escludere qualsiasi ipotesi diversa da pic nic improvvisati e poco opportuno».

In ogni caso, i carabinieri hanno richiesto le immagini delle telecamere pubbliche presenti nella zona dove è stato fatto il singolare ritrovamento. Ad allarmare i passanti, che hanno dato l’allarme è stato il macabro ritrovamento della testa di un tacchino con attorno alcune candele.

C’erano anche molte piume di un volatile spennato e diverse bottiglie di whisky. Chiaramente le ipotesi al vaglio sono tante. Anche quella del rito esoterico è stata presa in considerazione, ma una risposta arriverà forse dalle immagini delle telecamere posizionate nella zona. 

 

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