Tenta la rapina con la pistola all’Eurospar di Salgareda: cliente-eroe lo mette in fuga

SALGAREDA. Una rapina al supermercato Eurospar di Salgareda è stata sventata dal massaggiatore del Treviso Calcio Marino Menegaldo che non ha avuto paura di affrontare a muso duro il bandito e metterlo in fuga, dopo aver rimediato una botta ad un braccio dopo un breve colluttazione. Menegaldo, costretto a fasciarsi un gomito per il colpo con il calcio della pistola che il rapinatore gli ha rifilato, non vuole essere chiamato eroe: «Forse ho agito troppo d’istinto e soltanto ora mi rendo conto di aver rischiato», ha detto Menegaldo a mente fredda qualche ora dopo il fatto.
«Ma quando l’ho visto puntare la pistola contro la cassiera, davanti ad anziani e bambini non c’ho più visto e l’ho affrontato, mettendolo poi in fuga».
Il blitz. Il blitz del rapinatore è avvenuto poco dopo le 11 di ieri mattina. È a quell’ora che un giovane, tra i 20 e i 30 anni, con occhiali scuri, cappuccio di una felpa in testa e sciarpa al volto, entra all’Eurospar di viale Veneto e a passo spedito si dirige verso la cassa del supermercato, dove si trovano una dipendente ed alcuni clienti in fila per pagare. Il bandito si avvicina alla cassiera e chiede, in un dialetto veneto di dargli i soldi. È nervoso e non sembra un bandito di professione.
«Dame i schei», ripete due o tre volte, puntando la pistola verso la cassiera che stava dando il resto ad un’anziana. È in quel momento che il massaggiatore del Treviso Calcio entra in azione. È anche lui in fila alla cassa e quindi è quasi a contatto con il bandito.
Menegaldo vede che la pistola non ha il tappo rosso ma si accorge che è di plastica e probabilmente un’arma giocattolo. Il massaggiatore non ci pensa due volte e lo affronta a muso duro.
L'aggressione. «Vattene di qua», gli dice urlando. Poi lo affronta. In quel momento, il rapinatore, vedendo la malparata, con il calcio della pistola rifila a Menegaldo un colpo al braccio. Menegaldo reagisce e lo spinge. Il rapinatore incespica e per poco non cade a terra.
Poi, capendo che il colpo è praticamente fallito, scappa verso l’uscita e fa perdere le sue tracce.
I testimoni lo vedono scappare a piedi verso una via laterale dove probabilmente ha parcheggiato un mezzo con cui si dà alla fuga o lo attende un complice. Immediatamente dal supermercato parte una chiamata al 112.
Le indagini. Pochi minuti più tardi i carabinieri della stazione di Ponte di Piave sono già sul posto. Le indagini partono dalla testimonianza delle persone presenti al momento della rapina.
Tra esse, la cassiera ed il massaggiatore-eroe. Questi ultimi vengono anche portati in caserma per effettuare un riconoscimento fotografico di possibili autori della rapina.
Ma nessuno individua il responsabile, ben camuffato da sciarpa e occhiali scuri. Vengono anche acquisiti i filmati delle telecamere dell’Eurospar. Le indagini continuano.
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