Tangenti su apparecchi acustici: arresti e perquisizioni

Tangenti sugli apparecchi acustici. Le avrebbero intascate, secondo un’indagine dei carabinieri del Nas di Udine, tre medici dell’ospedale di Latisana. A loro e a tre imprenditori del settore della protesica acustica ieri è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nella quale il Gip del tribunale udinese Daniele Faleschini Barnaba ipotizza i reati di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e comparaggio (reato previsto già da una legge del ’34 che si configura quando un medico o un farmacista accetta di prescrivere ai pazienti determinati farmaci o altri dispositivi piuttosto che altri, ciò in cambio di denaro o altri benefici). Si stima che i pazienti coinvolti - loro malgrado - dal 2008 a oggi siano 400 con un giro d’affari complessivo di circa 500 mila euro. Intorno alle 6.30 di ieri mattina i militari hanno bussato alla porta di casa di tre otorinolaringoiatri dipendenti dell’Azienda sanitaria 5 Bassa friulana che prestano servizio all’ospedale di Latisana. Si tratta del dottor Antonio Tripaldi, classe 1944, del collega Antonio Isaia e del dottor Norman Wortman, 65 anni, originario della Romania e residente a Latisana. Inoltre, risultano indagate altre quattro persone, tra medici e imprenditori. L’indagine si è conclusa con la notifica delle sei ordinanze e con l’esecuzione di ben 38 perquisizioni locali e personali in dieci province del Nord-Est (Udine, Trieste, Pordenone, Gorizia, Treviso, Padova, Venezia, Vicenza, Rovigo e Belluno). Dagli accertamenti è emerso che i medici coinvolti fornivano nomi e recapiti dei pazienti agli imprenditori in modo che questi ultimi potessero poi vendere i loro prodotti. Così facendo, hanno creato una concorrenza sleale in danno delle altre ditte concorrenti e realizzato una sorta di “cartello”.