Taccheggiatore nasconde 15mila € di merce

Bloccato dopo un colpo tentato alle Sorelle Ramonda. In casa aveva vestiti, occhiali e profumi
SCATTOLIN MESTRE 28/08/2007 Via F.lli Bandiera volanti polizia..© Bertolin M.
SCATTOLIN MESTRE 28/08/2007 Via F.lli Bandiera volanti polizia..© Bertolin M.

Nascondeva in casa un vero e proprio negozio di merce rubata. Gli uomini delle Volanti l’hanno scoperto dopo che l’avevano portato agli arresti domiciliari per essere stato pizzicato a cercare di rubare una giacca dal negozio delle Sorelle Ramonda in Strada Ovest. L’uomo, denunciato per ricettazione, è scappato dagli arresti domiciliari e ha fatto perdere le sue tracce.

Era stato sorpreso, rincorso e bloccato dall'addetto alla sicurezza del negozio “Sorelle Ramonda” di viale della Repubblica: stava uscendo con una giacca a cui aveva staccato solo uno dei due congegni anti-taccheggio installati. L’episodio risale a domenica scorsa. Sembrava un furto come altri che frequentemente, in questo periodo, interessano gli esercizi commerciali di Treviso. A venire bloccato dalla polizia è stato un 32enne romeno, operaio edile residente ad Arcade, ora agli arresti domiciliari (e da qualche giorno irreperibile).

È proprio perquisendo la sua abitazione che gli agenti si sono trovati di fronte ad un vero e proprio deposito d'abbigliamento e non solo. Un bottino di oltre 15mila euro, già sistemato in scatoloni e frutto di decine di altri furti del genere: cinture, scarpe, telefoni cellulari, montature di occhiali, profumi, bigiotteria e capi d'abbigliamento di ogni genere, quasi tutti di importanti griffe.

Intanto la polizia lancia un appello antitruffa: «Sappiamo che nella zona di Onè di Fonte e nella provincia di Treviso c'è un uomo che gira in macchina per vendere merce scontata a marchio Sorelle Ramonda. È un venditore abusivo e truffatore che non ha nulla a che fare con il brand. Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni dai trevgiani. Invitiamo tutti quelli che incontrassero o ricevessero delle proposte da questo sconosciuto a segnalare il caso alla centrale operativa della questura».

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