Susegana. Ruspe a Ponte della Priula dopo lo stop di tre mesi

SUSEGANA. Il cantiere Anas a Ponte della Priula riprenderà a giorni. Questa la comunicazione ricevuta in Comune a Susegana. Il sindaco Vincenza Scarpa incrocia le dita. «Ci auguriamo che non intervengano altre sorprese» si limita a dire. La Regione ha sciolto il nodo dell’autorizzazione paesaggistica per la passerella by-pass ormai da due settimane. In paese, dunque, si attendono di nuovo gli operai dell’Ati Carena Costruzioni Spa e Giuliano Costruzioni di Genova, che cominciarono il cantiere il 2 marzo 2017.
Un anno, dunque, solo per espletare la bonifica e iniziare l’ammassamento della ghiaia per la strada provvisoria. Si ricomincerà dal completamento della bonifica stessa e della passerella, nel frattempo si consolideranno i piloni di sostegno del vecchio ponte, sul quale transitano 40mila veicoli al giorno, almeno un terzo con carico pesante. A Ponte della Priula c’è chi osserva, in questi giorni, che con questa interruzione le ditte appaltatrici si stanno riprendendo parte del ribasso d'asta, superiore addirittura al 40%: da quantificare la somma che dovrà essere aggiunta all’importo preventivato proprio per i tre mesi di stop.
Il ponte Bailey a doppio senso di circolazione, largo 7.40 mt, e con una sezione stradale assimilabile alla categoria C, dovrebbe essere pronto in poco più di due mesi; si tratterà poi di perfezionare l’ingresso e l’uscita. Più complesso, invece, l’intervento sul vecchio manufatto, dove si prevede il restauro conservativo, il consolidamento delle fondazioni e l’adeguamento dimensionale del ponte stesso. Il cronoprogramma prevede 520 giorni di tempo contrattuale per l’esecuzione delle opere. Il manufatto è lungo 432 metri, si compone di 20 arcate in calcestruzzo armato.
Franco Panto, imprenditore, conosce il monumentale manufatto come le sue tasche. «Chi sostiene che l’Anas dovrebbe realizzare una nuova costruzione, meno costosa – afferma – non sa di cosa parla. Con poco più di 7 milioni non si fa un ponte nuovo. E non c’è motivo di tergiversare. Sia per la fragilità dell’attuale struttura, sia perché da una qualche interruzione del traffico deriverebbe un colpo mortale per l’economia delle due sponde del Piave». Il sindaco Scarpa coltivava un sogno, l’anno scorso, quando ad aprire il cantiere arrivarono il governatore Luca Zaia e il presidente dell’Anas, Armani: avrebbe desiderato invitare il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, per l’inaugurazione, magari cogliendo l’occasione della sua partecipazioni alla conclusione del Centenario di fine ottobre, a Vittorio Veneto.
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