Un Leone alato con il legno di Vaia e i tralci di vite per i sei anni delle colline Unesco

Una grande festa tra arte, natura e identità veneta ha segnato il sesto anniversario delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio Mondiale Unesco, celebrato martedì 5 agosto con l’inaugurazione ufficiale del Leone alato, monumentale scultura in legno firmata dall’artista Marco Martalar.

Alta oltre 7 metri e lunga 10, l’opera – collocata fronte lago Revine a Tarzo, località Fratta – è il leone di legno più grande del mondo. Realizzato con materiali naturali recuperati dai boschi delle montagne venete abbattuti dalla tempesta Vaia e tralci di vite delle colline – donati dall’Azienda Rebuli di Valdobbiadene per comporre la scenografica criniera – il Leone rappresenta la forza e l’orgoglio del territorio, evocando al contempo il legame storico tra le genti delle montagne, le colline e la laguna di Venezia. 

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