Sunia e Apu, lettera ai sindaci «Aiuti contro il caro-affitti»
Allarme sfratti e povertà: l’associazione Proprietari Utenti (Apu) di Treviso e il sindacato degli inquilini Sunia scrivono ai sindaci della Marca per chiedere una serie di interventi a sostegno di chi rischia di trovarsi senza casa. Secondo Luciano Bellotto (Sunia Cgil) sono almeno 6.000, solo a Treviso, le famiglie che non riescono più a pagare l’affitto o il mutuo dell’abitazione in cui vivono. Altre 3.500 quelle residenti a Conegliano, dove domani sera è stato convocato un consiglio comunale per discutere questo tipo di emergenza insieme a Usl 7, Caritas, Provincia e Croce Rossa.
Nella lettera inviata ai primi cittadini della Marca Apu e Sunia parlano chiaro: servono interventi perché, si legge nella missiva, «si va verso una situazione di disperazione e degrado sociale». Tra le richieste poste sul tavolo degli amministratori locali vi sono l’istituzione di un Osservatorio Casa, l’abbassamento dell’Imu o della Tasi ai proprietari che concedono gli alloggi in affitto agevolato, il blocco delle vendite all’asta a terzi degli alloggi popolari, l’incremento loro della disponibilità, la promozione della detrazione fiscale di un terzo delle spese di affitto e l’intervento graduale della forza pubblica al momento dello sfratto. Questioni più che mai attuali in un quadro che i numeri descrivono bene: «Ogni anno il tribunale di Treviso delibera circa 1.200 sfratti per morosità», spiega Bellotto.
I primi cittadini, però, sembrano ancora non avere il polso della gravità della situazione: «Abbiamo mandato una lettera simile qualche mese fa e ci hanno risposto in 3 o 4 sindaci, tra cui Treviso, Roncade e Maserada», dice il rappresentate del Sunia. Eppure il sindacato, oltre aver scritto via mail, aveva persino mandato una lettera via posta. Secondo Bellotto, nonostante questo, c’è stato silenzio nella maggior parte dei casi. Le questioni da risolvere però ci sono: accanto alla questione degli sfratti c’è anche l’assenza delle alternative. Secondo il Sunia, a Treviso, su 500 persone che presentano domanda di alloggio popolare solo 30 o 40 riescono ad avere casa.
Renza Zanin
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