Straripa il Brenton, sott'acqua la zona dei «Cateni»
A rischio frana la sponda del Muson dei Sassi in via Nogarola, traffico deviato su un'unica carreggiata

Il torrente Brenton esondato in via Pagnana a Castello di Godego
CASTELFRANCO.
A una settimana dall'esondazione del Muson a Castello di Godego di nuovo il maltempo nella castellana. A straripare, dopo le pioggie torrenziali, è stato il Brenton nella zona «dei Cateni» ai confini tra Castelfranco e Vallà di Riese Pio X. Le acque si sono gonfiate e ieri mattina hanno allagato un tratto di via Postioma. E' intervenuta la protezione civile di Castelfranco e Riese che ha costruito una barriera di sacchi per proteggere un'abitazione che rischiava l'allagamento. Verso mezzogiorno le acque hanno iniziato a defluire e la situazione lentamente a rientrare. «Le acque del Brenton potrebbero essere scaricate nell'ex cava Bergamin a Riese - spiega Gialuigi Contarin, sindaco di Riese - ma al momento non è possibile. La cava ospita rifiuti per i quali è necessaria una bonifica. Più volte ho sollecitato un finanziamento regionale per la bonifica». C'è stato invece un inizio di frana di una sponda del Muson dei Sassi in via Nogarola a Castelfranco. Una frana lunga 3 metri è avvenuta in prossimità della strada che costeggia il Muson, in direzione Resana. Sono intervenuti qui gli uomini della Protezione Civile di Castelfranco per la messa in sicurezza. Il traffico è stato temporaneamente deviato in una sola carreggiata. Gli uomini della Protezione civile hanno lavorato anche in via Redipuglia, in centro a Castelfranco. Il quartiere infatti era in pericolo dato che il Muson che lo taglia a metà è rimasto per tutta la giornata a livello di guardia. Una giornata difficile quella vissuta ieri dai residenti nelle zone in cui il Brenton ha esondato. A cominciare da via Pagnana, a Castello di Godego. «Il problema sta nella pulizia dell'alveo - ha affermato uno degli abitanti, Antonio Bassani - Si deve fare una manutenzione da via Pagnana e fino al ponte della ferrovia in via S.Giustina. Sono anni che non si fa manutenzione». Ancora: «L'acqua mi danneggia il frutteto - ha protestato Stefano Pellizzari - Sono cinque anni che abito qui e continuo a sostituire le piante che muoiono». L'acqua del Brenton è uscita dagli argini anche in via Madonna dove gli uomini della protezione civile sono riusciti a tamponare la situazione alzando gli argini con i sacchetti di sabbia sulla curva del capitello. La protezione civile di Castello di Godego è appena costituita e già è alle prese con le alluvioni. Spiega il presidente della Protezione Civile di Castello di Godego Mosè Battaglia: «La scorsa notte siamo rientrati alle due per monitorare i luoghi critici del Muson, Musonello, Brenton e Roi. In queste ore abbiamo seguito il Brenton in via Pagnana dove abbiamo distribuito sacchetti di sabbia». Il vicesindaco Domenico Alberti è andato a controllare con i tecnici il Muson e il Musonello nella Villa Caprera di proprietà della Santi Catering che la settimana scorsa era stata invasa dall'acqua dei due torrenti.
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