E’ morta Anna Toscano: scrivere al femminile e l'amore per Venezia
L’annuncio del marito Gianni Montieri sui social: «La mia Anna, la mia adorata Anna, da stamattina è libera, è andata». Docente a Ca’ Foscari, fotografa, poetessa, autrice per il teatro, Toscano era una figura poliedrica. Due anni fa il libro su Goliarda Sapienza per una piccola collana Electa. Aveva 55 anni

«Anna, la mia Anna, la mia adorata Anna, da stamattina è libera, è andata». Così, con un delicato post sui social pubblicato la mattina dell’8 dicembre, il poeta Gianni Montieri annuncia la scomparsa della scrittrice Anna Toscano.
Il post
Anna Toscano e le storie di donne
Le storie di donne che amava raccontare, perché spesso fragili ma potenti, e sempre attuali. La vita vera, da ritrovare nelle cose piccole e descrivere con parole semplici. La sua amata Venezia, che cantava in prosa e in versi dalla casa dietro campo Santo Stefano in cui viveva da sette anni con suo marito, il poeta napoletano Gianni Montieri, che nei giorni scorsi aveva condiviso la citazione “Il sole si rovesciava su ogni cosa”, tratta da La Norma sbagliata di Anne Carson.
La notizia della scomparsa di Anna Toscano lascia in silenzio la comunità intellettuale, non solo veneziana. Trevigiana d’origine e veneziana d’adozione, è venuta a mancare per malattia a soli 55 anni. Scrittrice, poetessa e docente universitaria, autrice teatrale, critica, fotografa, giornalista.
Lei che irrorava vita e con la morte ci aveva banchettato in punta di penna: “faceva cadere la forchetta a mio padre / rovesciava l’acqua a mia madre, / non ci guardavamo/ sapendoli suoi segnali / non la guardavamo / ma il suo alito ci toccava”, scriveva nel libro di poesie Al buffet con la morte (La Vita Felice, 2018).
Il suo omaggio a Goliarda Sapienza
Ospite all’ultima edizione di Pordenonelegge, Toscano aveva di recente sorpreso il suo pubblico con Il calendario non mi segue. Goliarda Sapienza, un volume edito da Electa nel 2023 nella collana Oilà, dedicata alle protagoniste femminili del Novecento italiano. Un testo diventato un fenomeno virale, come la sua creatività eclettica.
Insegnava a Ca’ Foscari (dove si è laureata in Lettere nel 1995), coltivando la docenza anche in altri atenei. Dalla sua casa veneziana, circondata da migliaia di libri, busti di manichini e cani cui attribuiva i nomi delle sue parenti donne, collaborava a diverse riviste culturali.
Il suo amore per Venezia
Con il marito aveva scritto 111 luoghi di Venezia che devi proprio scoprire. In quelle pagine c’è la sua isola, la loro isola. Quella fatta di panni stesi ad asciugare come arazzi nella calli di Castello, tra i suoi scorci preferiti. Ma è suo anche il contributo “Da ogni dove”, l’inno agli studenti che popolano la città edito nella guida-non guida The Passenger, nel novembre 2023 dedicata alla città d’acqua.
Uno spaccato di vivido calpestìo di masegni arriva da campo Santa Margherita, che ha descritto per Rai Radio 3, in una splendida puntata di Le Meraviglie. Un campo che «vibra di vivace vita quotidiana e accoglie nel suo largo spazio residenti, studenti, insegnanti, turisti, i tanti bar storici e il mercato».
Il rosso della poesia
Per la Biennale teatro, nel 2022, aveva consegnato a un video le sue emozioni, anche in quella occasione con una proverbiale eleganza: «Il rosso era il colore preferito di mia madre. Poi mia madre è morta e il rosso è diventato uno dei miei colori preferiti – aveva recitato –. Adesso il rosso sono le amarene, le ciliege, un sacco di cose molto belle. A volte anche la poesia ha qualcosa di rosso, il rosso è forte. Camminare per le città, l'abbraccio, cose che ora non riesco quasi più a fare. I piccoli timori riesco ancora abbastanza a gestirli, che sono i piccoli inghippi del quotidiano. Il mio timore più grande è la malattia, ovviamente».
L’ultimo compleanno
Dal suo profilo Facebook, dopo una foto postata dal pronto soccorso a dicembre 2024, si diradano i contenuti. Resta la bella immagine di due mani spalancate al sole di campo Santo Stefano il giorno del suo ultimo compleanno, il 12 ottobre, e un video che ritrae un gruppo di persone danzare. «Capace, volitiva, fantasiosa, una poetessa di grande valore e sensibilità. Lascerà un grandissimo vuoto», ricorda l’amico scrittore Alberto Toso Fei. «Amica dai versi pregnanti, dal cuore lucido, dall'intelligenza fulgida» aggiunge l’amica femminista Camilla Seibezzi.
Instancabile, nel 2019 aveva raccontato l'Acqua granda e poi la città al tempo della pandemia: “Meravigliosa come non mai - raccontò in un'intervista - ma non posso usare questo aggettivo perché il contesto umano in cui si manifesta è terribile. Dunque censuro meravigliosa e cito il titolo di un libro di un poeta veneziano che amo molto, Mario Stefani, per definire Venezia in questo periodo: “Una quieta disperazione”.
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