Stazione, non ci sarà sottopasso Tonon: «Eppure era previsto»

VITTORIO VENETO
Vanno avanti i lavori per l’elettrificazione della linea ferroviaria tra Conegliano, Vittorio Veneto e Belluno. Da giugno riprenderà il servizio dei treni. Da fine anno entreranno in funzione i convogli elettrici. Solo il coronavirus potrebbe fermare il cantiere nelle prossime settimane. Ma il problema di cui si discute a Vittorio Veneto in questi giorni è un altro. In stazione ferroviaria non c’è ancora il cantiere per la realizzazione del sottopasso ferroviario, dell’ascensore e delle pensiline sul primo ed il secondo binario. «Non c’è – spiega il sindaco Antonio Miatto – per la semplice ragione che io non ne ho mai sentito parlare. E quindi non esisterebbe nei piani delle Ferrovie. Almeno non rientra nella convenzione che abbiamo da poco sottoscritto per la chiusura dei passaggi a livello in considerazione, appunto, dell’elettrificazione».
l’accordo
All’ex sindaco Roberto Tonon risulta, invece, che l’adeguamento della stazione ferroviaria alle nuove esigenze date con l’avvento dell’elettrificazione «ci sarebbe stato, eccome». Tonon ricorda che già ai suoi tempi (da sindaco) le Ferrovie avevano previsto il potenziamento della stazione col sottopasso che probabilmente attraversava tutta l’area dei binari per concedere un agevole transito al parco Fenderl e all’omonimo auditorium. «Eravamo stati sempre assicurati che con l’arrivo dei treni elettrici ci saremmo presentati con una stazione completamente nuova e degna del Treno delle Dolomiti che da qui passerebbe – osserva Tonon – ma non ho visto ancora l’inizio dei lavori e non so se basteranno 7 o 8 mesi per realizzare l’opera. Mi auguro un’informativa da parte dell’amministrazione in uno dei prossimi consigli comunali».
LAVORI FERMI IN STAZIONE
Alessandro De Nardi, uno dei coordinatori del Comitato popolare ‘Treni Vittorio Veneto Belluno’, constata, sorpreso, che effettivamente in stazione non è iniziato ancora nessun lavoro. «Certo, il sottopasso era previsto, come lo erano altri servizi. Non vorrei – mette le mani avanti – che il cantiere venga posticipato, magari interrompendo di nuovo la linea». De Nardi monitora i lavori settimana dopo settimana, con tanto di ricognizione anche fotografica. In questi giorni gli operai sono presenti alla stazione di Nove e sulle gallerie prossime al Fadalto. Hanno già ultimato le opere in località 12 ponti. Proseguono solertemente anche nel tratto bellunese. I km di linea elettrica sono 40 e il cronoprogramma prosegue senza interruzioni. Almeno per il momento. «Si è cambiato obiettivo in corsa – spiega - nel senso che si è deciso di non arrivare prima a Vittorio Veneto, con l’elettrificazione, e poi di salire fino a Belluno. Ma di aspettare fine anno per dare continuità alla linea. È stato saggio». Così da metà giugno (orario estivo) rivedremo i vecchi treni, dopo 6 mesi arriveranno i nuovi. Sugli interventi da realizzare in stazione, per renderla più moderna, è però nebbia fitta. —
Francesco DAL MAS
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