Stato di agitazione alla Claris Leasing
Stato di agitazione a tempo indeterminato alla Claris Leasing, società trevigiana passata da Veneto Banca al Gruppo Cassa Centrale Banca. Le tensioni - i sindacati denunciano condizioni di lavoro «vessatorie» nei confronti dei dipendenti - erano comparse già nei mesi scorsi e sembravano essersi attenuate dopo l’acquisizione, perfezionata in estate, dalla trentina Cassa Centrale.
Ora però i contrasti fra le parti si sono ripresentati, come denuncia Massimiliano Paglini, segretario generale della First Cisl Belluno Treviso: «Si è tornati a modalità e comportamenti vessatori verso dignitosi e onesti lavoratori solo perché hanno avuto l’ardire di rivolgersi a soggetti istituzionali preposti al rispetto delle leggi sul lavoro, pensando di essere nel moderno e democratico anno 2018, epoca in cui le tutele e i diritti dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali dovrebbero essere preservati da un impianto di regole costruito faticosamente dal dopoguerra in poi. L’azienda negli ultimi mesi ha messo in atto inaccettabili comportamenti intimidatori nei confronti di lavoratori e rappresentanti sindacali». La direzione generale di Claris Leasing è stata quindi diffidata ed è stato dichiarato lo stato di agitazione e mobilitazione permanenti; la società ha sempre respinto le accuse di Cisl . —
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