«Spari ai sinti, ormai è l’imbarbarimento»
«È il risultato dell’imbarbarimento della politica e dei toni nei social». Caso isolato, episodio eccezionale, ma la sparatoria di Villorba è per molti “un campanello d’allarme”. Perché, in provincia di Treviso, episodi tanto gravi ai danni di un campo nomadi non erano mai avvenuti.
la vendetta
«Oggi spesso chi ha subito un torto, e pensa di sapere chi è il responsabile, crede che questa persona non abbia più alcun diritto. Ed è pronto ad agire per farlo capire. È un livello superiore al farsi giustizia da sé», sostiene don Giovanni Kirchner, parroco di Santa Maria sul Sile che da anni tiene i rapporti con sinti e rom della Marca. «Vale anche per i migranti. Se una persona arriva in Italia irregolarmente, allora deve morire di fare». È stato il furto dell’anello della madre a scatenare il regolamento di conti che ha portato, lo scorso 14 giugno, alla sparatoria in cui è rimasta ferita Sonia Cari, che dormiva in un camper nel terreno tra via 4 novembre e via Rocchette. Secondo gli investigatori della Squadra Mobile gli autori di quel folle gesto, entrambi accusati di duplice tentato omicidio, sono Fabrizio Rizzardo, 46enne chiamato “Iccio” , agricoltore con piccoli precedenti alle spalle, ed il suo braccio destro Agrippino Martignago, detto “Marino” , 55enne di Povegliano. I due, che hanno respinto ogni accusa davanti afli agenti della Maobile, si trovano ora all’interno del carcere di Santa Bona in attesa dell’interrogatorio da parte del giudice. Insomma nessun regolamento di conti tra sinti, ma una vendetta per un furto che, al momento, non è detto sia stato messo a segno dai nomadi che sostavano a Villorba.
i social
«È evidente che c’è un surriscaldamento dei toni in politica e nei social», sostiene Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Partito Democratico, «e in contesti di fragilità dalle parole si può passare velocemente ai fatti. Già prima di Salvini nei confronti dei nomadi non c’era esattamente un sentimento di benevolenza, poi lui ha gettato benzina sul fuoco. E questo può portare a reazioni di questo genere». Sulla stessa lunghezza d’onda Pasquale Scarcia, segretario del Pd di Villorba. «Credo ci sia un incattivimento morale delle persone, è un clima che si sta creando in tutto il Paese. Credo che se fossero stati italiani e non nomadi nessuno sarebbe andato a sparargli. Spero che l’Italia non sia diventata razzista». Ma per Scarcia a Villorba si fa troppo poco per la sicurezza, «l’impianto di videosorveglianza è molto vecchio, e in alcune zone non è nemmeno funzionante. Servono più telecamere e più moderne, oggi molte sono a risoluzione troppo bassa per essere utili di notte». Per don Giovanni Kirchner la soluzione è nel rapporto tra le persone. «Occorre recuperare un rapporto diretto con la realtà, e questo si fa solo guardandosi in faccia. Molti di coloro che insultano sui social non lo farebbero se si trovassero di fronte a quella persona. La vicinanza ti fa vedere che quello che hai di fronte è una persone come te». —
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