Spaccio di droga a studenti e minori operaio arrestato con 5 chili di “maria”

Un collumbertese di 25 anni gestiva, secondo gli inquirenti, un business da 20 mila euro al mese  Sotto inchiesta anche sette corrieri, tutti giovanissimi residenti nel Vittoriese e Coneglianese

COLLE UMBERTO

Nascondeva in casa oltre cinque chili di marijuana e cocaina per un valore di trenta mila euro. Finisce in manette Marco Parlascino, operaio 25enne di Colle Umberto. Il giovane secondo gli inquirenti era a capo di una vera e propria organizzazione per lo spaccio.

L’OPERAZIONE

Tra i suoi “collaboratori” anche rampolli di buona famiglia. Parlascino è stato arrestato in flagranza di reato nell’ambito dell’operazione denominata “Terra di Confine”, che ha visto impegnati carabinieri del Comando provinciale di Pordenone e in particolare della Compagnia di Sacile, coadiuvati dai colleghi delle compagnie di Vittorio Veneto, Conegliano e Montebelluna, dal Nucleo Carabinieri Cinofili di Torreglia, con i due cani antidroga Cir e Kevin. Nella sua abitazione sono stati rinvenuti oltre 5,2 chili di marijuana e 2 grammi di cocaina. L’ingente quantitativo di sostanze stupefacenti era suddiviso in sacchi nascosti in camera da letto, cucina, deposito attrezzi.

IL BLITZIN CASA

Erano accuratamente confezionati in involucri di plastica sottovuoto con duplice strato di nylon a formare intercapedine profumata per ingannare il fiuto dei cani antidroga. Si stima che nel corso delle indagini il sodalizio abbia venduto circa 35/40 chilogrammi di “ maria “ con profitti medi di circa 20mila euro al mese. Il 25enne di Colle Umberto gestiva una vera e propria organizzazione, avvalendosi dei cosiddetti “cavalli” che gli investigatori hanno individuato in giovani di Caneva, Montebelluna, Revine Lago e San Vendemiano. I giovani, coordinati da Parlascino, smerciavano marijuana. I contatti tra i pusher avvenivano mediante applicativi i cui messaggi venivano autoeliminati dopo pochi secondi, strategia che non ha comunque impedito agli investigatori di disgregare il sodalizio. Perquisiti anche gli altri indagati, V.R. 18enne di Montebelluna, trovato in possesso di oltre 30 grammi di marijuana. Il montebellunese operava insieme a R.L., 20enne di Caneva, B.M, 20enne di Sarmede, T.G., 20enne di Revine Lago, K.O., 18enne di Susegana, P.E. una 22enne di San Vendemiano, e D.S.S. 19enne di Conegliano. La posizione dei giovani, alcuni di loro appartenenti a famiglie benestanti, è al vaglio della magistratura che potrebbe richiedere il rinvio a giudizio per cessione illecita di marijuana continuata in favore di ragazzi residenti a Sarmede, Cappella Maggiore, Montebelluna, Revine, Caneva e Sacile. L’operazione aveva preso il via a maggio dell’anno scorso dopo un controllo di alcuni studenti minorenni dell’Ipsia di Sacile. —

FRANCESCA GALLO

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