Bimba sottratta al padre, rintracciata in Spagna grazie ai social

A dicembre 2024 la piccola era stata portata via dalla madre che viveva nella Castellana. L’ex compagno, residente a Piombino Dese, le ha individuate tramite i social. Alla donna è stato notificato l’ordine di rimpatrio

Rossana Santolin
Il tribunale di Treviso
Il tribunale di Treviso

​​​​A dicembre l’ex compagna ha lasciato l’Italia portando con sè la loro bambina. Da allora per un papà 32enne di Piombino Dese, è iniziato un incubo che presto tuttavia, potrebbe finire. Grazie ai social infatti l’uomo è riuscito a individuare la località dove la ex, prima residente nella Castellana, si nasconde assieme alla piccola, sottratta al padre con la scusa di una vacanza.

La donna si trova in Spagna, poco distante da Murcia e martedì scorso un avvocato spagnolo le ha notificato un ordine di rimpatrio della minore. «Ha tre giorni per rispondere, se non dimostrerà la volontà di tornare in Italia si andrà per vie legali», spiega il padre della bimba.

L’ultimo contatto con la figlia risale all’8 gennaio quando la ex gli aveva concesso qualche minuto in video chiamata prima di svanire nel nulla, anche dai social. Il 32enne da allora non ha mai smesso di cercare e di lanciare appelli, fino a che, nelle settimane scorse, è riuscito a risalire ad un profilo della donna (sotto pseudonimo) e a localizzarla in Spagna, dunque non in Svizzera, dove la donna inizialmente aveva detto di essersi stabilita. Grazie alla polizia spagnola lui ha circoscritto il campo, arrivando ad accertare il luogo in cui la donna si è nascosta.

«Ho scoperto che ha chiesto protezione alla polizia sostenendo di aver subìto dei maltrattamenti», spiega il 32enne che a febbraio, dopo settimane di silenzio da parte della ex, ha denunciato il fatto ai carabinieri e successivamente ottenuto il blocco della validità del passaporto della bambina e la concessione dell’affido esclusivo.

La procura di Treviso nel frattempo ha aperto un fascicolo per sottrazione internazionale di minore mentre l’autorità centrale dello Stato, competente in materia, ha attivato le ricerche all’estero.

«Qualcuno le sta consigliando come muoversi, e lo sta facendo anche bene. Ora spero solo che accetti la richiesta di rimpatrio. Per quanto la guardia civil (la polizia spagnola ndr) stia monitorando la situazione, la paura di non rivedere più mia figlia resta».

Individuata una pista grazie ai social, il 32enne ha coinvolto nelle ricerche all’estero anche i parenti, che si sono recati di persona nei luoghi che facevano da sfondo ai post. Una caccia al tesoro, fra comandi di polizia e tribunali, che ha condotto il caso a un punto di svolta. Sono ore con il fiato sospeso, in attesa che la donna si convinca a fare un passo indietro. La bimba rischia anche di perdere l’anno scolastico.

Nei mesi precedenti la fuga, il papà aveva già manifestato il timore di un possibile colpo di testa della ex compagna, tanto da negarle il consenso per il rilascio del passaporto della loro bambina (che la donna è riuscita ad ottenere rivolgendosi al giudice tutelare). A dicembre le sue paure si sono rivelate fondate. Il 3 gennaio la piccola avrebbe dovuto essere portata dal padre per trascorrere con lui gli ultimi giorni di vacanza prima della ripresa delle lezioni. La donna tuttavia non si è mai presentata all’appuntamento. 

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