Sottrae 80mila euro a due istituti scolastici Dirigente indagato

G.gir.

mansuè

Ha sottratto 79.300 euro dalle casse dell’Istituto comprensivo di Aviano e dell’Istituto di istruzione superiore statale nella veste di dirigente dei servizi generali e amministrativi (dsga), eseguendo a proprio favore mandati di pagamento non autorizzati per compensi non dovuti. Sono le contestazioni mosse dal pm Carmelo Barbaro all’ex dsga Francesco Giannico, 58 anni, nativo di Gioia del Colle e residente a Mansuè.

La guardia di finanza di Pordenone ha chiuso le indagini delegate dal pm. L’ex dirigente, prima sospeso e poi licenziato, è indagato per falsità materiale in atti pubblici e peculato, trattandosi di un pubblico ufficiale e di fondi stanziati dal ministero dell’Istruzione per il funzionamento dei due enti scolastici. A far scattare gli accertamenti le denunce presentate dai rappresentanti legali degli istituti, Maria Peghin per Aviano il 23 dicembre 2019 e Simonetta Polmonari per Sacile e Brugnera il 27 gennaio 2020.

La difesa ha evidenziato che Giannico ha restituito all’istituto comprensivo di Aviano il 13 gennaio 2020 le somme di cui si era appropriato (12.800 euro). Quanto agli ammanchi nel secondo istituto, quantificati dal pm nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari in altri 66 mila euro, la difesa ha precisato di aver fatto richiesta all’Inps di poter destinare il tfr dell’indagato al risarcimento.

Già in sede di interrogatorio Giannico ha ammesso gli addebiti. La difesa è orientata a chiedere un patteggiamento. In una prima fase le Fiamme gialle hanno individuato venti mandati di pagamento fraudolenti a favore di Giannico per un totale di 48.500 euro nel 2019, 10 ad Aviano e 10 a Sacile-Brugnera. Da qui la richiesta, accolta, del pm al gip Monica Biasutti di un sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, per 35.700 euro.

Successivi approfondimenti hanno consentito ai finanzieri, coordinati dal comandante provinciale Stefano Commentucci, di scoprire altri tredici mandati illeciti predisposti dall’indagato, rideterminando così gli importi. Gli atti sono stati trasmessi alla procura regionale della Corte dei conti per le valutazioni di competenza su un danno erariale di 79.300 euro arrecato alla pubblica amministrazione. —



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