Sorgenti del Sile una passeggiata immersi nel degrado

La denuncia del sindaco Dussin che chiama in causa Zaia «Un parco dimenticato da 11 Comuni, 3 province e un ente»
Di Davide Nordio
DeMarchi Casacorba sorgenti del Sile rifiuti abbandonati
DeMarchi Casacorba sorgenti del Sile rifiuti abbandonati

VEDELAGO. Porta dell’Acqua del Parco Sile, quello che doveva essere l’accesso alla greenway della Marca versa in uno stato che definire pietoso è poco. Non solo perché qualcuno ha pensato di trasformarla in discarica di inerti, ma anche perchè camminamenti e staccionate sono in evidente stato di abbandono. A lanciare l’allarme il sindaco di Castelfranco Luciano Dussin che ha raccolto le proteste e lo sdegno di chi, come lui, pensava di fare una biciclettata in mezzo al verde: «Proprio nel Gran Bosco dei Fontanassi, dove vi sono le risorgive da cui nasce il Sile, il percorso si presenta indecoroso, con vere e proprio trappole dove qualcuno potrebbe farsi male. Se in piena stagione turistica questo è lo stato delle nostre bellezze da ammirare, più di qualcuno dovrebbe vergognarsi. Chi mi ha incrociato mi ha chiesto di denunciare lo stato di abbandono. Lo faccio volentieri e invierò al presidente della Regione le foto che ho fatto in modo che attivi controlli, che verifichi le responsabilità e si dia il via alle manutenzioni. Tra l’altro si sono ottenuti anche finanziamenti europei». Tra Casacorba e Albaredo sembra non trovar più traccia quel percorso ciclopedonale in mezzo alla natura e all’acqua inaugurato nel maggio 2007: parcheggio, punto informazioni e quelle passerelle in legno create quasi perché neppure il piede umano o la ruota di una bicicletta mettessero a repentaglio quell’ecosistema. Ora lungo la passerella si aprono voragini con punte di legno che costituiscono un pericolo: e attenzione anche alle staccionate se non volete fare un tuffo nel Sile nascente. «E pensare che i soggetti titolati alla valorizzazione non sono pochi», continua Dussin, «da un apposito ente Parco del Sile a ben11 comuni, di cui 9 trevigiani, e 3 province». Attenzione: ci sono percorsi lungo il Sile che si mantengono a livelli più che dignitosi. Il discorso riguarda soprattutto la zona a Santa Brigida .

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