Sorgenti del Sile una passeggiata immersi nel degrado

VEDELAGO. Porta dell’Acqua del Parco Sile, quello che doveva essere l’accesso alla greenway della Marca versa in uno stato che definire pietoso è poco. Non solo perché qualcuno ha pensato di trasformarla in discarica di inerti, ma anche perchè camminamenti e staccionate sono in evidente stato di abbandono. A lanciare l’allarme il sindaco di Castelfranco Luciano Dussin che ha raccolto le proteste e lo sdegno di chi, come lui, pensava di fare una biciclettata in mezzo al verde: «Proprio nel Gran Bosco dei Fontanassi, dove vi sono le risorgive da cui nasce il Sile, il percorso si presenta indecoroso, con vere e proprio trappole dove qualcuno potrebbe farsi male. Se in piena stagione turistica questo è lo stato delle nostre bellezze da ammirare, più di qualcuno dovrebbe vergognarsi. Chi mi ha incrociato mi ha chiesto di denunciare lo stato di abbandono. Lo faccio volentieri e invierò al presidente della Regione le foto che ho fatto in modo che attivi controlli, che verifichi le responsabilità e si dia il via alle manutenzioni. Tra l’altro si sono ottenuti anche finanziamenti europei». Tra Casacorba e Albaredo sembra non trovar più traccia quel percorso ciclopedonale in mezzo alla natura e all’acqua inaugurato nel maggio 2007: parcheggio, punto informazioni e quelle passerelle in legno create quasi perché neppure il piede umano o la ruota di una bicicletta mettessero a repentaglio quell’ecosistema. Ora lungo la passerella si aprono voragini con punte di legno che costituiscono un pericolo: e attenzione anche alle staccionate se non volete fare un tuffo nel Sile nascente. «E pensare che i soggetti titolati alla valorizzazione non sono pochi», continua Dussin, «da un apposito ente Parco del Sile a ben11 comuni, di cui 9 trevigiani, e 3 province». Attenzione: ci sono percorsi lungo il Sile che si mantengono a livelli più che dignitosi. Il discorso riguarda soprattutto la zona a Santa Brigida .
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