Sole Luna Doc Festival, corti e lungometraggi per parlare del mondo

TREVISO. Se c’è un momento cruciale per parlare di ponti tra le culture e di popoli in movimento verso altre terre, è proprio questa fine estate, scandita dal continuo aggiornamento dei numeri sulla disperata massa di profughi in fuga, che dalle coste del Mediterraneo premono verso le frontiere dell’Europa. Sole Luna Treviso Doc Film Festival, seconda edizione, apre fino a domenica 20 settembre una finestra anche sul fenomeno dell’immigrazione, tra i tanti temi globali che affronterà la settimana di corti, lungometraggi, incontri e mostre ideata da Lucia Gotti Venturato, presidente dell’Associazione Sole Luna. Cuore della rassegna il complesso museale di Santa Caterina, in cui si svolgeranno, a ingresso libero, le molte proiezioni serali in programma dei documentari in concorso.
Dopo l’inaugurazione di lunedì sera, con il concerto dell’Orchestra di musica da camera La Roggia, oggi martedì 15 il Festival entra nel vivo presentando (ore 21, nel chiostro) i documentari a tema sociale di Gael García Bernal “Ambulante màs allà”, proge tto con cui l’attore e cineasta messicano forma nuove generazioni di registi dell’America centrale che non hanno i mezzi per girare le loro storie. Saranno presentati alcuni “corti” di questi autori sconosciuti e indipendenti, che filmano le proprie comunità incitando la difesa dei diritti e dell’identità.
Fino a sabato sono una trentina le opere che saranno proiettate tra l’auditorium e la Sala <TB>Rosso Coletti. Film siglati Francia, Spagna, Svezia, Messico, Libano, Svizzera, Estonia, Israele, Germania, Giappone, Iran o co-produzioni come “Le chant de la fleur” di Jacques Dochamps e José Gualinga prodotto da Belgio ed Ecuador, ispirato ad un canto sciamanico ancestrale.
Tutti in lingua originale con sottotitoli in italiano e inglese, i film selezionati raccontano nella complessità del nostro tempo la sopravvivenza di culture “minori”, comunità ai margini, trasformazioni sociali in ogni angolo del mondo. Consistente la partecipazione della documentaristica italiana, molto apprezzata sul piano autorale.
Martedì 15 tra i film in concorso c’è il toccante “Terra di transito” di Paolo Martino (2014), che affronta i problemi legati all’immigrazione in Italia, con le vicissitudini di molti stranieri bloccati nel nostro paese ma in attesa di raggiungere un “altrove” dove sognare un futuro migliore. Altre produzioni italiane al festival: “Al Karama” di Marco Di Noia (martedì ore 21, l’autore sarà in sala); “Sciesopoli, un luogo della memoria” di Enrico Grisanti, “Nineveh christians in exile” di Elisabetta Valgiusti, “Destination de Dieu” di Andrea Gadaleta Caldarola; “Rada” di Alessandro Abba Legnazzi; “Ninì” di Gigi Giustiniani.
Da sottolineare lo spazio riservato al Veneto: mercoledì 16 alle 18 nella sala Coletti omaggio a Carlo Mazzacurati con la presentazione del libro a cura di |Antonio Costa, poi alle 19 sarà proiettato il corto “Ritratti - Andrea Zanzotto” girato da Mazzacurati e Marco Paolini nel 2000 sul grande poeta trevigiano. Sabato 19 settembre alle 21 il regista padovano Alessandro Rossetto presenta “Intorno a Piccola Patria” a cura di Giulio Kirchmayr (Italia, 2014, 15’).
Inoltre il Festival Sole Luna ospita anche un momento di confronto internazionale con il Forum organizzato a Treviso dall’Ufficio delle Nazioni Unite per la prevenzione del Genocidio e la responsabilità di proteggere (17-19 settembre a Palazzo dei Trecento), da cui uscirà un documento per stabilire le prassi utili a prevenire l’incitamento alla violenza, in particolare nell’ambito religioso. Tra i partecipanti ci sarà Adama Dieng, segretario generale Onu per la prevenzione al genocidio. Gran finale domenica 20 settembre in Pescheria (ore 21) con le premiazioni dei film vincitori e il concerto “Il Viaggio di Giuseppantonio da Napoli a Marsiglia” con Ambrogio Sparagna, Valentina Ferraiuolo, Erasmo Treglia.
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