Anziano scivolato nel Melma: ha rotto i lucchetti per salire in barchino

Ricerche ancora senza esito del 93enne scivolato nel Melma: l’anziano non voleva rassegnarsi al divieto nonostante tutte le raccomandazioni. il figlio aveva bloccato l’accesso per evitare il rischio.

Federico De Wolanski
I sommozzatori impegnati nella ricerca dell’anziano scivolato nel Sile
I sommozzatori impegnati nella ricerca dell’anziano scivolato nel Sile

Sono proseguite anche ieri, 11 novembre, per tutto il giorno le ricerche di A.T. , il novantenne caduto nel Melma dal barchino sul quale era salito per raccogliere i funghi dalle sponde.

Un barchino sul quale non doveva salire, che i famigliari gli avevano più volte chiesto di non usare preoccupati per la sua età e le difficoltà di deambulazione. Erano arrivati al punto di lucchettarlo. Ma lui, lunedì mattina, ha rotto la catena.

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I pompieri impegnati nelle ricerche sul Melma

Ostinato e attivo

Novantatré anni, verso i novantaquattro, A.T. non era persona da rassegnarsi. Si sentiva abile, attivo, capace, e nonostante camminasse con l’ausilio di un treppiede per i movimenti più lunghi, non aveva perso caparbietà né si era mai rassegnato all’età. Raccogliere i funghi dalla riva del Melma, su cui affaccia la sua casa di via Ponticelli, era una delle sue passioni.

Per questo aveva sempre tenuto il barchino vicino alla riva, pronto all’uso. Non faceva grandi distanze, quando bastava per perlustrare la sponda nelle vicinanze di casa e raccogliere i fughi che non sarebbe stato altrimenti possibile prendere. Ma era pericoloso, ormai, e ben lo sapeva il figlio, che lunedì mattina ha dato l’allarme e che già da tempo aveva vietato al padre di avvicinarsi all’imbarcazione e alla riva. Lui non ne voleva sapere di quei no.

Un testa a testa durante il quale l’anziano non cedeva di un passo e alla fine ha costretto la famiglia a mettere i sigilli sia al cancellino che portava al fiume, sia all’imbarcazione. Extrema ratio per evitare che potesse succedere quel che è drammaticamente accaduto lunedì mattina quando l’ultranovantenne ha tagliato i catenacci che tenevano chiuso il cancello e rotto la chiusura con cui il barchino era stato bloccato all’ormeggio ed è salito sulla piccola imbarcazione con il cesto di vimini pronto per essere riempito.

Quello stesso cesto che è stato trovato a bordo dopo l’allarme: dentro tre funghi e alcune foglie, dell’anziano nessuna traccia. L’11 mattina, in via Ponticelli, il sindaco di Silea è andato a far visita alla famiglia che in questi giorni sta ricevendo l’affetto della comunità incredula per quanto accaduto.

Le ricerche

Si è scandagliato il corso del Melma lunedì, e così si è fatto anche ieri dopo che in tarda mattinata l’elicottero dei vigili del fuoco ha sorvolato la confluenza tra il Melma e il Sile all’altezza della Chiari e Forti. A lavoro una decina di vigili del fuoco col nucleo sommozzatori con i gommoni.

Mercoledì le operazioni sono ripartite anche dopo una verifica fatta all’altezza il vecchio oleificio di Silea, ma senza trovare nulla. Le ricerche sono proseguite fino a sera e ripartiranno oggi allungandosi anche al corso del Sile. 

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