Siccità dopo le piogge i sindaci chiudono i rubinetti dei paesi

Primi provvedimenti contro gli sprechi a Valdobbiadene e Vidor su indicazione di Alto Trevigiano Servizi

VALDOBBIADENE. Dopo le piogge torrenziali di inizio anno, la siccità. Non c’è pace per i paesi della Pedemontana: i sindaci di Valdobbiadene e Vidor, su indicazione di Alto Trevigiano Servizi, chiudono i rubinetti. E vietano l’utilizzo “improprio” di acqua potabile: si può utilizzare solo per scopi domestici. L’acquedotto civico, infatti, è in sofferenza: chi utilizza l’acqua pubblica per bagnare orti e giardini, o peggio per gonfiare piscine gonfiabili o lavare l’automobile, rischia di causare disagi a tutti, perché le riserve idriche scarseggiano, e il rischio di dover ridurre l’erogazione è concreto. Per i trasgressori il Comune userà la mano pesante: multe fino a 500 euro per chi sarà sorpreso durante i relativi controlli dei vigili urbani. È stata Ats, responsabile della fornitura d’acqua ai due Comuni, a riscontrare la carenza idrica delle ultime settimane. Il 14 giugno è arrivata la comunicazione ufficiale ai sindaci, giustificata dalla «scarsità d’acqua presente nel civico acquedotto, dovuta alla diminuzione stagionale delle precipitazioni meteoriche, che non permette di fare uso della stessa per scopi da quello civile-domestico. L’uso dell’acqua potabile a fini diversi, come l’irrigazione di giardini e orti, depaupera la necessaria riserva dell’acquedotto». A Vidor, con un’ordinanza del sindaco Albino Cordiali il divieto è già entrato in vigore, e rimarrà valido 24 ore su 24, fino a nuova comunicazione. A Valdobbiadene, il nuovo sindaco Luciano Fregonese ha firmato la stessa ordinanza il 17 giugno, e ha fissato al 30 settembre il termine del divieto. Fregonese ha incluso alcune eccezioni: si possono innaffiare giardini e parchi pubblici, campi da calcio in erba e campi da tennis in terra battuta. Multe identiche (da 25 a 500 euro) per i due paesi. (a.d.p.)

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