Si finge carabiniere e fa la multa a due scooteristi a Vedelago

VEDELAGO. Si spaccia per il maresciallo Bianco, comandante dell’Arma della stazione di Vedelago, per spillare soldi ad un giovane di Castelfranco Veneto “colpevole” di viaggiare in scooter assieme alla fidanzata. Ora, però, Tere Virco, 38 anni di Bassano del Grappa (difeso dall’avvocato Stefania Bertoldi), sarà processato per estorsione e usurpazione di funzioni pubbliche.
La curiosa vicenda risale all’agosto del 2016 quando una coppia di fidanzati su uno scooter viene intercettata di sera a Fanzolo di Vedelago da un uomo che viaggia a bordo di una Renault Clio grigio. L’autista costringe lo scooterista e la fidanzata, che viaggiavano a bordo di un Phanton, ad accostare e a fermarsi. «Sono un carabiniere in borghese, voi non potete viaggiare in due su questo scooter», dice alla coppia.
Ma lo scooterista mostra al sedicente militare dell’Arma il libretto del Phantom per dimostrare che in due su quello scooter si può viaggiare. Il fatto innervosisce il sedicente carabiniere che prende il suo cellulare e dice ad alta voce la frase: «Centrale, mandami una pattuglia a San Floriano con il carro attrezzi che c’è da fare un sequestro».
A quel punto, il giovane in scooter chiede gentilmente al sedicente militare dell’Arma di mostrargli il tesserino ma l’uomo risponde alterato: «Il mio tesserino non te lo mostro. Ma sai chi sono io? Sono il maresciallo Bianco, comandante della stazione di Vedelago».
Pochi minuti più tardi, all’arrivo sul posto di un giovane amico della coppia castellana di fidanzati, il carabinieri si ammorbidisce e propone allo scooterista di dargli quello che ha in portafoglio per evitare il sequestro dello scooter. A quel punto il giovane gli mostra di avere solo 20 euro. La replica del presunto maresciallo è secca: «Per stavolta va bene così».
In realtà poi, i due ragazzi si presentano alla stazione di Vedelago, dal vero maresciallo Bianco, per denunciare il fatto con in mano il numero di targa dell’auto. Incastrare il falso maresciallo non è stato poi così difficile.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso