Si è spenta nel trevigiano la suora che salvò la figlia di Sandra Milo

SAN FIOR. Addio alla suora del miracolo. Secondo la Chiesa, nel 1970 suor Costantina Ravazzolo riuscì a invocare un miracolo con l’intercessione della Beata Mastena, che salvò una neonata, già dichiarata morta dai medici. Suor Costantina si è spenta giovedì a Roma e ieri, a San Fior, nella cappella delle Religiose del Santo Volto è stato celebrato il funerale della religiosa, poi sepolta nel cimitero di San Fior di Sopra. La vita di questa suora è indissolubilmente legate alla vicenda di questo miracolo, riconosciuto ufficialmente dalla Chiesa con un decreto del 2004 firmato da Papa Giovanni Paolo II. Anche se, va detto, la religiosa non ha mai voluto apparire, offrendo con discrezione e spirito di volontariato la sua opera nella nursery e nella struttura di cura per i malati a Roma gestite dall’Istituto del Santo Volto. La neonata, Maria Azzurra, era figlia dell’attrice Sandra Milo e del suo compagno dell’epoca, Ottavio De Lollis.

Il fatto risale al 5 maggio del 1970. La piccola venne alla luce al settimo mese, smise di respirare poco dopo esser nata. Ciò che avvenne negli istanti successivi è stato ricostruito dalle testimonianze allegate al decreto che hanno riconosciuto il miracolo: «Suor Costantina, in servizio in sala parto, chiedeva che il corpicino di una neonata venuta alla luce dopo 28 settimane di gravidanza - grande immatura, quindi, la quale si presentava con cianosi diffusa, atonia muscolare, assenza di movimenti respiratori e attività cardiaca impercettibile, rianimata da più medici e da loro stessi dichiarata morta dopo più di 20 minuti di inutili manovre rianimatorie e cure - potesse iniziare a respirare.

Ed è ciò che è avvenuto non appena la suora col fagottino in braccio da portare in cella mortuaria, lo portò, invece, rapidamente in una culla del nursery, dove le ha praticato la respirazione bocca a bocca, massaggiato il cuoricino, ed erogato l'ossigeno, invocando la Fondatrice (la beata Maria Mastena). La neonata dapprima ha risposto con un sussulto, poi con un respiro ed infine con un pianto valido. La vita era iniziata e il suo corpicino prendeva il roseo colore della normalità. Si temeva che il lungo tempo trascorso in anossia potesse lasciare alterazioni neurologiche, psicofisiche, come accade anche per tempi inferiori di asfissia, ed invece la bimba ora è una bella, brava e intelligente giovane riconoscente a Madre M. Pia Mastena che l'ha salvata». «Il certificato medico della neonata morta era già stato redatto dal medico ginecologo alla presenza del padre e del nonno della bambina - spiega il decreto - ambedue medici che erano stati presenti nell'atto di nascita e nelle successive manovre e cure di rianimazione». Il miracolo riconosciuto alla Beata Mastena, di cui è stata testimone suor Costantina, è stato più volte raccontato da Sandra Milo.

L'ultima volta a febbraio, quando ha partecipato alla trasmissione televisiva "La strada dei miracoli", insieme alla stessa figlia Azzurra. «In sala parto c'erano mio marito e mio suocero che erano medici», ha raccontato Sandra Milo, «mia figlia appena nata era stata dichiarata morta, io non potevo accettarlo. Poi è entrata suor Costantina e ha chiesto ai medici di darle la bambina, i medici le avevano detto che non c'era più nulla da fare. Suor Costantina è andata nella nursery, ha pregato Maria Pia Mastena e ha ricominciato a farle il massaggio cardiaco. Pregava, pregava e la bambina è tornata in vita». Il decreto con cui il Papa Giovanni Paolo II beatificò Madre Mastena nel 2004 certifica quel miracolo, dopo le verifiche di una commissione di medici, teologi e cardinali.
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