S.Fior mette la tassa sulle macchinette delle merendine

SAN FIOR. Anche i distributori automatici di merendine e bevande vengono tassati. Occupano infatti "suolo pubblico" e per questo sono soggetti ad imposta. La giunta sanfiorese ha fissato in 200 euro la tassa annuale, per le macchinette collocate in aree pubbliche. L'amministrazione comunale si è basata su una sentenza del Consiglio di Stato, destinata a fare giurisprudenza. «Una volta ammessa la natura atipica del contratto e la sussistenza di una vera e propria concessione d'uso di spazi pubblici», ha sentenziato il Consiglio di Stato nel luglio 2015, «il carattere oneroso risponde ai principi generali, che configurano il canone come corrispettivo per l'uso esclusivo di beni pubblici». Perciò le aziende fornitrici dei dispositivi dovranno pagare una tassa, che a San Fior andrà a tassare i due distributori presenti in municipio, utilizzati in particolare dal personale, per la pausa caffè. I 200 euro a macchinetta vanno a coprire il costo di acqua ed energia elettrica, oltre che l'occupazione del suolo pubblico. Per il secondo distributore, posto in adiacenza, la tassa è stata "scontata" del 50%. A maggio era scaduta la convenzione con la ditta che rifornisce il Comune di San Fior. «Il canone verrà applicato da oggi, gradualmente in occasione delle prossime scadenze delle concessioni in essere», stabilisce la delibera della giunta del sindaco Gastone Martorel, «e lo stesso costituirà la base per eventuali future gare per la concessione di spazi per l'installazione di distributori automatici». Per una decine di aziende del settore, nei giorni scorsi era arrivata una maxi multa di 100 milioni di euro dall'Antitrust, per il "cartello" dei prezzi mantenuti alti e non concorrenziali. I 200 euro di San Fior, al confronto, rappresentano spiccioli. (di.b.)
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