Sexy estorsione, due anni alla Giordano
L'avvocato, già radiato dall'Ordine, patteggia la pena

A sinistra l’avvocato Adele Giordano
Si è concluso ieri mattina il processo che vedeva imputati l'avvocatessa trevigiana Adele Giordano e il marito, Alfonso Romano, maresciallo dell'Aeronautica, alla sbarra con l'accusa di estorsione ai danni di un imprenditore sanmarinese: il collegio dei giudici ha accolto la richiesta di patteggiamento proposta dagli avvocati difensori, Roberto Nordio e Stefano Pietrobon, facendo calare così il sipario su una vicenda definita «penosa» dal procuratore Antonio Fojadelli, titolare delle indagini. L'avvocatessa, radiata dall'albo lo scorso maggio, ha patteggiato 2 anni di reclusione e 700 euro di multa, con la sospensione della pena detentiva. Il marito invece ha patteggiato 1 anno nove mesi e dieci giorni di reclusione, pena sospesa, e 400 euro di multa. I fatti risalgono all'ottobre dello scorso anno, quando scattò il blitz degli uomini della Guardia di Finanza che arrestarono l'avvocatessa nel suo studio. Adele Giordano, secondo le accuse della Procura, si era resa intermediaria di un ricatto a sfondo sessuale ai danni di un ricco imprenditore di San Marino, Piero Reggini, 60 anni. Nel suo studio di piazzale Pistoia era avvenuto lo scambio del video sexy con ripreso il rapporto sessuale tra il concessionario e una giovane in un ufficio in cui erano state sistemate appositamente delle telecamere dai presunti estorsori contro la prima tranche di un compenso inizialmente fissato in 600 mila euro, poi «ridimensionato» a 400 mila euro. La professionista avrebbe trattenuto per sé, a titolo di compenso, la somma di 70 mila euro. L'imprenditore però aveva denunciato il ricatto facendo scattare la trappola delle Fiamme Gialle nel momento della consegna. Nello studio - al momento del blitz - c'era anche il marito Alfonso Romano, maresciallo dell'aeronautica, che finì a sua volta dietro alle sbarre con la medesima accusa di estorsione. Le altre persone finite sotto inchiesta per il sexy-ricatto, tutti residenti a San Marino, dove l'estorsione è stata ideata ed organizzata verranno invece giudicate dal Tribunale di San Marino. Lo scorso maggio infine si erano chiusi gli accertamenti da parte dell'Ordine degli Avvocati che dopo la sospensione di Adele Giordano, aveva deliberato la sua radiazione.
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