Serbatoi integrativi in tutta l’Usl 2 Bombole nei reparti

Sei ospedali coinvolti e un intervento straordinario alla casa di riposo di Ormelle. Il piano dell’Usl 2 per potenziare la distribuzione di ossigeno nelle strutture con pazienti Covid ha iniziato a prendere forma nove mesi fa con numerosi interventi che oggi garantiscono appieno il fabbisogno di gas medicale generato dalla seconda ondata pandemica. Oltre al Ca’ Foncello, a Vittorio Veneto e a Montebelluna, i serbatoi integrativi di ossigeno liquido sono stati posizionati all’ospedale di Castelfranco (capienza di 15.000 litri) e all’ex Guicciardini di Valdobbiadene per 5.000 litri, mentre nella Rsa di Ormelle è arrivato un contenitore da 3.000 litri, al servizio della nuova ala della struttura aperta per l’insediamento di pazienti contagiati. L’Usl 2 evidenzia che al momento non ci sono problemi di fornitura di ossigeno liquido, né di approvvigionamento di bombole di taglia minore distribuite ai reparti.

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