Sequestro di spumante con uve dell’Est Europa “Contarini” si difende

VAZZOLALa Contarini si è affidata ad uno studio legale per difendersi e controbattere alle accuse di aver prodotto spumanti con uve di provenienza extra Ue. Sul caso sta lavorando lo studio Riponti...

VAZZOLA

La Contarini si è affidata ad uno studio legale per difendersi e controbattere alle accuse di aver prodotto spumanti con uve di provenienza extra Ue. Sul caso sta lavorando lo studio Riponti di Conegliano, anche per evitare una sanzione che, secondo quanto accertato dalla Guardia di finanza, ammonta a 240mila euro, oltre al danno economico creato per la mancata produzione.

La questione è complessa e si prospetta una battaglia legale sulle contestazioni mosse all’azienda di Vazzola. Non sono stati rilevati illeciti di natura penale. Le presunte irregolarità sono amministrative, per la violazione di norme sulla produzione di prodotti alimentari dell’Unione Europea. L’accusa è di aver realizzato spumanti dove è stata posta l’etichetta italiana, con uve che provenivano dalla Moldavia. Le Fiamme gialle hanno posto sotto sequestro quasi 200 mila litri di vino e 114 mila bottiglie. Il Ministero delle politiche agricole ha disposto che vengano destinate a distillerie per la produzione di aceto industriale, non essendo in regola poiché l’uva arriva da un paese extra Ue. Nel 2013 la Contarini fu salvata dalla crisi dall’arrivo di un importante imprenditore moldavo nel settore agroalimentare, che ha ampliato le sue attività anche in Russia.

Nell’azienda di Visnà di Vazzola lavorano una trentina di persone. In paese nessuno aveva mai avuto sentore che arrivassero carichi di uva dall’estero per produrre il vino. —

DI.B.

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