Screening, boom all’Usl 7 Esami per 240 al giorno

CONEGLIANO. Boom di adesioni ai programmi di screening dell’Ulss7. Oltre sette cittadini su dieci, tra i soggetti coinvolti, si sottopongono a screening del colon retto, mammografie, Pap test. Numeri...

CONEGLIANO. Boom di adesioni ai programmi di screening dell’Ulss7. Oltre sette cittadini su dieci, tra i soggetti coinvolti, si sottopongono a screening del colon retto, mammografie, Pap test. Numeri tra i più alti a livello regionale e nazionale. Oltre ai soggetti “convocati” dall’Ulss all’interno del suo programma di prevenzione, molti altri effettuano autonomamente gli stessi test. Ogni giorno, nelle strutture dell’Ulss7, secondo i dati, sono circa 240 i cittadini che si sottopongono ai test di controllo a cui sono invitati. Allo screening mammografico vengono convocate, con cadenza biennale, le donne dai 50 ai 69 anni, che rispondono con un’adesione pari all’81 per cento: una media di 50 mammografie al giorno. Adesione del 75 per cento per il Pap test, che ha cadenza triennale, coinvolge le donne dai 25 ai 64 anni: ogni giorno se ne effettuano 60. E anche gli esami che coinvolgono tutta la popolazione hanno convinto gli utenti. È il caso della ricerca di sangue occulto fecale collegata allo screening del colon retto, che riguarda uomini e donne dai 50 ai 69 anni con cadenza biennale: il tasso di adesione è del 74 per cento, per un totale di 130 test al giorno. Oltre all’attività di screening, l’Ulss7 ha messo in campo altri programmi di prevenzione. Le vaccinazioni, per esempio: ogni giorno coinvolgono 121 cittadini. E ancora, le 33 visite ispettive, ogni giorno, sui prodotti di origine animale nei luoghi di produzione e di vendita, ad opera del Servizio Veterinario, e i sopralluoghi dello Spisal nei cantieri e nei luoghi di lavoro, 28 al giorno. Dell’importanza della prevenzione si parlerà oggi e domani al convegno nazionale di Castelbrando: «Durante gli incontri porteremo concrete dimostrazioni che nei momenti difficili la prevenzione è in grado di contribuire alle politiche di sviluppo» spiega il Sandro Cinquetti, direttore del Dipartimento di Prevenzione Ulss7. «Investire in prevenzione, lo ha dimostrato la storia delle grandi crisi economico-sociali, è un percorso di saggezza». Oltre al programma di screening, avviato ormai da diversi anni, sono all’orizzonte nuovi percorsi di prevenzione. È il caso dei test di valutazione del rischio cardiovascolare, che ha riguardato, finora in via sperimentale, duemila cittadini tra i 45 e i 59 anni, con un’adesione del 77%.

Andrea De Polo

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