Scoppia il caso rimborsi nel Pd, sindaco e vice morosi

Il primo cittadino Arena non versa la quota di indennità al partito dal 2016 Non risultano “paganti”  neanche Catuzzato e Ceschin

MOGLIANO. Il Partito Democratico moglianese, da ormai dieci anni, può contare sul suo solido asse politico, un po’ meno sui contributi dei suoi amministratori. Il sindaco Carola Arena dal 2016 ha smesso infatti di versare la quota di indennità dovuta, da regolamento regionale, al partito. Il suo fido assessore Filippo Catuzzato, in carica dal 6 aprile 2017, non ha mai iniziato. Alla coppia di ferro si aggiunge anche il vicesindaco, Daniele Ceschin, special guest della politica moglianese.

Alla vigilia delle elezioni europee e comunali, nel bilancio della sezione moglianese del Pd, mancano così all’appello alcune migliaia di euro. I conti sono stati presentati dal tesoriere Lorenzo Berizzi a tutti gli iscritti e alla segreteria provinciale. Ne è nato un piccolo caso che, a giudicare dalle reticenze e dai silenzi che lo accompagnano, mette in imbarazzo un po’ tutti. Quello dei mancati versamenti da parte degli eletti è un tema che torna costante: alcuni anni fa travolse la Regione, oggi si ripropone in chiave comunale. A conti fatti: Carola Arena si sarebbe trattenuta, diciamo così, nel biennio 2016-2017 una cifra di 4750 euro. L’ammanco aumenta se si considera che anche l’anno appena trascorso, il 2018, non ha visto alcun versamento sulle casse della locale sezione del partito. L’indennità lorda del sindaco è di 33mila euro. Secondo il regolamento regionale del Pd, gli amministratori eletti dovrebbero versare il 6% dei loro emolumenti (lordi) al partito. Carola Arena ha ottemperato a quest’obbligo pagando un forfait nei primi due anni di mandato, poi niente. Contattata al telefono alla ricerca di spiegazioni, il primo cittadino moglianese preferisce non rispondere. Idem l’assessore Catuzzato (per lui indennità lorda da 15mila euro all’anno). Di certo la noticina al bilancio, inserita in una comunicazione al direttivo di fine anno in nome di un principio di trasparenza, non è rimasta sotto silenzio, ai vari livelli. C’è da aggiungere, a onor del vero, che a differenza di Arena, Catuzzato e Ceschin, la presidente del consiglio Sandra Coluccia e l’ex vicesindaco Diego Bardini hanno sempre versato le loro quote regolarmente. Un timido e fiducioso commento arriva dall’ex segretario Teresa Donelli: «Sicuramente ci sono delle motivazioni» smorza «e si arriverà a un giusto finale, cioè il versamento del saldo. Fa parte delle regole del nostro partito e chi si ricandida deve versare, sono fiduciosa». «Come segreteria e tesoreria provinciale» spiega Giovanni Zorzi, segretario provinciale «abbiamo dato tutte le informazioni necessarie affinché si trovi una soluzione». Le entrate del Pd, a livello locale, sono garantite dai tesseramenti, dalle primarie e proprio dalle quote “trattenute” dalle indennità degli amministratori eletti. Per ora la sezione moglianese, grazie agli iscritti e ai pagatori fedeli, rimane in attivo. Ma ci sono le elezioni alle porte, e per ogni lista la campagna elettorale rappresenta un costo. —

Matteo Marcon

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