Scontri in Catalogna per il referendum, Zaia: "In Veneto non sarà una gazebata"

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia è intervenuto sugli scontri in Catalogna per il referendum in occasione della sua visita a Treviso all'ospedale San Camillo. "La Spagna ha scritto la sua più brutta pagina di storia dopo il Franchismo"
zago agenzia foto film treviso inaugurazione nuova macchinario palestra riabilitativa san camillo
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TREVISO. "In Veneto le persone non avranno paura, sarà una consultazione ufficiale, non sarà una gazebata e non ci sarà casino in piazza": lo ha detto Luca Zaia, governatore del Veneto, a "Ho scelto Cusano - Dentro la notizia", la trasmissione condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, che ha diffuso un comunicato.

Zaia ha poi ribadito lo stesso pensiero durante la sua visita all'ospedale San Camillo di Treviso. "Se la piazza catalana fosse vuota - ha aggiunto Zaia - Madrid avrebbe già vinto, se il referendum in Veneto sarà vuoto Roma avrà vinto.

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Quello che è successo in Catalogna è vergognoso". "Vi sembra normale - ha chiesto Zaia - veder bastonare, picchiare anziani, signore, ragazzi e le istituzioni internazionali come l'Ue e l'Onu non hanno nulla da dire? Io difendo l'idea dei catalani, dico anche che quello è che accaduto è un mega pasticcio gestito male da questo governo che dovrebbe andare a casa. Se Rajoy è convinto che Madrid debba comandare doveva fare campagna elettorale, mentre con il suo comportamento è stato il primo sostenitore dell'indipendentismo. La partita catalana non va liquidata come una partita egoista e populista, dietro c'è una storia, come accadeva per la Scozia. Gli inglesi hanno rischiato e hanno dato la possibilità di fare il referendum agli scozzesi, la Spagna invece è ricaduta nel franchismo dei manganelli. Con la democrazia digitale e i social media, questi movimenti saranno sempre più presenti, non si può rimanere mummificati con le leggi".

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