Scivola nel crepaccio e muore, San Zenone piange Fabrizio

SAN ZENONE . Fatale è stata una caduta per Fabrizio Bevilacqua, il runner bassanese originario di San Zenone degli Ezzelini che sabato mattina era andato a fare un allenamento in Valle Santa Felicita ed è scivolato lungo un canalone mentre stava percorrendo il sentiero 152 "del cavallo". Era atteso a pranzo dalla mamma, Paola Simonato, segretaria della pro loco di San Zenone e presidente dell'Oasi San Daniele. Era stata lei a dare l'allarme quando non ha visto tornare il figlio. Solo verso le 18, dopo aver scorto una mascherina sulla cresta, le squadre del soccorso alpino salendo da valle hanno trovato il corpo senza vita a quota 450: il runner era ruzzolato per un centinaio di metri lungo il canalone e i traumi riportati nella caduta gli erano stati fatali.
L’ESCURSIONE. Fabrizio Bevilacqua, 37 anni, era partito da casa alle 9 per un allenamento. Aveva lasciato la macchina a Valle Santa Felicita tra Romano d'Ezzelino e Borso del Grappa e si era avviato verso la cesta e lì è avvenuta la tragedia. L'allarme era scattato verso le 12.30, quando la madre, non vedendolo tornare per pranzo, aveva avvertito le squadre di soccorso. Le squadre del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, una volta rinvenuta la sua macchina ancora parcheggiata in Valle Santa Felicita, si erano suddivise in squadre e hanno iniziato a percorrere tutti i sentieri a monte dell'auto. Sul posto anche il Centro mobile di coordinamento delle ricerche e le unità cinofile, tra le quali una molecolare arrivata da Bolzano.
LE RICERCHE. Nelle ricerche sono stati impegnati anche i vigili del fuoco, i carabinieri e le unità cinofile dell'Anc. L'elicottero di Treviso Emergenza con a bordo personale del Soccorso alpino ha anche effettuato una lunga ricognizione dall'alto. Finché, passate le 18, una squadra salita su uno dei pulpiti della dorsale sotto cui passa il sentiero del Cavallo, numero152, ha notato una mascherina.
IL RITROVAMENTO. Da sotto i soccorritori sono quindi risaliti a pettine e, a quota 450, hanno rinvenuto il corpo. L'uomo, che era salito sulla cresta, era scivolato ruzzolando per un centinaio di metri. Giunti sul posto, i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 37enne runner di Bassano. Poi i soccorritori hanno provveduto a collocare la salma del 37enne sulla barella, recuperata col verricello dall'eliambulanza di Treviso che l'ha trasportata a valle e da lì il corpo è stato trasferito in obitorio. Lo aveva percorso tantissime volta quel sentiero Fabrizio Bevilacqua, lo conosceva a menadito, come molti altri sentieri del Grappa, ma sabato mattina qualcosa però è andato storto, un piede in fallo e la caduta rovinosa, letale, per un centinaio di metri.
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