Schianto in moto, muore dopo 2 giorni

LORIA. Non ce l’ha fatta. Rudi Frattin, il ventinovenne di Loria residente a Bassano , rimasto coinvolto in un incidente stradale domenica, è morto ieri. Il suo cuore ha smesso di battere intorno alle 9 nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Bassiano, dove da due giorni era ricoverato in fin di vita. La tragedia si è consumata domenica pomeriggio a Bassano, dove viveva. Rudi Frattin, artigiano, stando a quanto appurato dalla polizia locale di Bassano, stava tornando da un lungo giro in moto, sua grande passione, in compagnia degli amici. In sella alla sua Aprilia 1000, a poche centinaia di metri dalla sua abitazione, non più di mezzo chilometro, ecco l’irreparabile. Mentre percorreva viale Asiago, all’improvviso la sua moto si è schiantata sulla fiancata sinistra di una Bmw, guidata da F.S., un giovane di 27 anni che abita a Romano d’Ezzelino con a bordo tre amici tutti residenti in città, una ventottenne, un ventiquattrenne e un coetaneo del conducente.
Moto e auto viaggiavano nella stessa direzione di marcia ma la Bmw precedeva la moto, e stava svoltando a sinistra. L’esatta dinamica dell’incidente, comunque, è ancora al vaglio degli agenti del comando della polizia locale di Bassano, che ha raccolto numerose testimonianze e in queste ore le sta vagliando.
In seguito allo schianto, il motociclista è stato sbalzato dalla sella ed è finito ad alcuni metri di distanza dal punto dell’impatto. Illesi, invece, tutti gli occupanti della Bmw.
Le condizioni di Rudi Frattin sono apparse subito disperate: medico e infermieri del Suem, i primi ad arrivare sul posto, hanno provveduto a stabilizzarlo e a praticargli le prime cure. Quindi la corsa in ospedale a sirene spiegate e, conclusi gli accertamenti, il ricovero nel reparto di rianimazione, con prognosi riservata.
I medici hanno tentato l’impossibile per salvargli la vita, ma soprattutto le lesioni alla testa, oltre ai politraumi, erano gravissime e Rudi non è riuscito a sopravvivere.
A causa del decesso del motociclista, il conducente della Bmw sarà formalmente indagato dalla Procura della Repubblica per il reato di omicidio colposo: un atto dovuto per consentirgli anche di tutelarsi nel migliore dei modi dal punto di vista legale.
La notizia della morte ha distrutto dal dolore la famiglia di Rudi: il papà Flavio, la mamma Anna e la sorella maggiore Tania, che vive all’estero ed è appena rientrata in Italia insieme alla famiglia, oltre poi alla convivente di Rudi, Sally Crestani.
Il giovane motociclista era originario da Bessica di Loria, dov’era cresciuto, ma ormai da cinque anni si era trasferito a Bassano. Nella Castellana era riuscito subito a farsi benvolere e a conquistare numerose amicizie: in molti, in queste ore, si sono stretti alla sua famiglia.
Il luogo dove abitualmente si ritrovava con i suoi amici era la Birreria "Ai Buei", in centro paese. Qui la notizia della sua scomparsa ha gettato tutti nello sgomento.
Fin dal momento dell'incidente, tanti amici si sono stretti intorno alla famiglia, dandosi il turno in ospedale, tutti speravano in un miracolo che purtroppo non c'è stato.
«Fatti simili capitano solo alle persone migliori come Rudi», ha detto Matteo, uno dei suoi amici più stretti.
Tutti lo ricordano come una persona solare, generosa e disponibile. Valori che aveva imparato in una famiglia molto conosciuta a Bessica anche per l'impegno nel volontariato dei genitori, nella sagra locale e nella parrocchia, il papà come corista, la mamma come catechista.
Quando è stato chiaro che per Rudi non c'era più nulla da fare, la famiglia e la convivente hanno subito autorizzato l'espianto degli organi: «Rudi continuerà a vivere in altre persone, che grazie a lui potranno guarire come ci auguriamo», dice la sorella Tania, «per noi che lo conoscevamo bene questa è la più grande consolazione». Proprio per procedere alla donazione degli organi, la data del funerale non è stata ancora fissata. Si celebrerà comunque nella chiesa parrocchiale di Bessica. E, sempre in riferimento all'ultimo saluto a Rudi, gli amici hanno espresso il desiderio che invece di omaggi floreali si devolvano offerte in favore della Città della Speranza di Padova, offerte che saranno raccolte anche prima della cerimonia funebre. «Siamo sicuri», dicono, «che anche su questo Rudi sarebbe stato d'accordissimo».
Davide Nordio
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