Sarmede, i giorni a colori nel paese della fantasia

SARMEDE. A Sarmede si vola sulle ali del condor. La mostra internazionale di illustrazione per l’infanzia “Le Immagini della fantasia”- vanto del borgo dell’Alta Marca, noto come il paese delle fiabe - quest’anno è un ponte tra le Prealpi trevigiane e le Ande, seguendo storie e cantori del Cile, a cui è dedicata la 34° edizione. Il penultimo fine settimana della mostra (che chiude il 29 gennaio) offre due particolari occasioni ai bambini per avvicinarsi alla cultura del paese andino di cui a Sarmede sono proposti fiabe, racconti e giochi nella sezione “Figure dal Cile”. Due i laboratori in programma sabato e domenica, a cui possono accedere i giovanissimi visitatori della mostra. Sabato alle 14.30 e alle 15.30 nella sala letture l’appuntamento è con le otto fiabe cilene per otto illustratori “Sulle Ali del Condor” (F. C. Panini), letture animate da “Il terribile Cherufe e altre storie” a cura di Carlo Corsini.

Per proseguire il soggiorno a Sarmede, la domenica alle 14.30 e nel pomeriggio alle 16 (Sala laboratori) si può partecipare a “Giochi di terra”, laboratorio di manipolazione dell’argilla a cura di Corinne Zanette, ispirato all’ultimo racconto di Luis Sepúlveda, “Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà” (Guanda), in cui si parla del popolo Mapuche (nome che significa “gente della terra”), dell’amore per gli animali e per la Natura. I laboratori creativi del fine settimana sono dedicati ai bambini dai 4 ai 13 anni, contributo di 4 euro a partecipante. Durata di un’ora su prenotazione (tel. 0438 959582 - info@sarmedemostra.it). Un modo di avvicinare una terra agli antipodi, dalla storia millenaria e civiltà antichissime, attraverso l’illustrazione e la fiaba popolata di animali fantastici come il puma dagli occhi di rubino e il magico guanaco bianco.
Gli illustratori presenti con tavole originali nella sezione “Figure dal Cile” - direzione artistica di Monica Monachesi - sono Pati Aguilera, Laura Berni, Francesco Chiacchio, Anna Forlati, Maya Hanisch, Simona Mulazzani, Paloma Valdivia, María de Los Ángeles Vargas. A un’altra protagonista della letteratura cilena è dedicato l’omaggio a Gabriela Mistral. Sezione della Mostra riservata agli allievi della Scuola Internazionalde d’Illustrazione, per scoprire la vita e l’arte di una grande poetessa cilena.
In occasione della mostra è stato pubblicato anche il libro “Regno animale, poesia e prosa di Gabriela Mistral” (Pehuén - Edicola), arricchito dalle illustrazioni di Raquel Echenique e una di Laura Berni realizzata appositamente per l’esposizione di Sarmede. Il calendario dell’edizione 2016-2017 è agli sgoccioli, ma riserva ancora delle opportunità, con due corsi avanzati, in programma sabato e domenica. Il primo segue il tema “Il lettore insaziabile”, Giacomo Bizzai, attore, offre l’approfondimento sulle tecniche di lettura animata con momenti a più voci e di gruppo. Obiettivo: preparare un’esibizione pubblica durante “Le immagini della fantasia”. L’altro è “Spazi bianchi. Un breve percorso pittorico d’inverno”: Marina Marcolin, illustratrice, tiene un corso di approfondimento sulla tecnica dell’acquerello (entrambi si svolgono sabato dalle 14.30 alle 19, domenica dalle 9.30 alle 18, richiesto un contributo di 150 euro per ogni corso). La mostra è completata da 30 illustratori e libri dal mondo, dall’arte fiabesca dello scultore Canova rielaborata da Gabriel Pacheco, dall’omaggio al fondatore dell’esposizione Štepàn Zavrel (sono suoi e di altri illustratori i cinquanta murales che abbelliscono il paese) e dalla monografia del disegnatore Guido Scarabottolo.

Ispirati dalle “Immagini della Fantasia”, una volta lasciata la mostra si possono scegliere diversi itinerari per addentrarsi tra natura e storia delle Prealpi nelle serene giornate d’inverno: il Bosco del Cansiglio; le grotte del Calieron a Fregona; il Sentiero del Santo mulattiera, che parte da Borgo Martin, anticamente usato per il trasporto a valle di legname e fieno; il sentiero Pagnoca (dislivello di circa 560 mt) che segue il percorso fatto il 26 marzo 1944 dai partigiani di Montaner nella loro prima salita al Cansiglio; la strada del Patriarca del Monte Castelir, un suggestivo punto panoramico con vista sulla catena Monte Cesen-Col Visentin, il Monte Pizzoc, il Montello e il Castello di Cordignano.
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