Sant’Alberto senza pane? La rivendita passa a due bar Parte il distretto-commercio
ZERO BRANCO. La frazione rimane senza panificio: due baristi avviano la rivendita al dettaglio. Accade a Sant'Alberto, dove in questi giorni è partita "l'avventura da panettieri" del bar Baricentro e del bar Centrale. Il tutto ad un anno di distanza dalla chiusura dello storico panificio artigianale Pezzato.
Le due attività commerciali di Sant'Alberto, infatti, dopo una serie di colloqui con l'amministrazione comunale, hanno avviato la rivendita al dettaglio di pane, mantenendo ovviamente la propria vocazione artigianale, quella di vini, spritz e cicchetti. La soluzione alla mancanza del panificio arriva dopo una serie di polemiche, più o meno a distanza, tra maggioranza Durighetto e minoranze, a cui si è unito il pensiero del neonato gruppo spontaneo Commercianti Zero Branco. «Continueremo a lavorare facendo del nostro meglio su queste tematiche, con l'obiettivo di portare entro aprile alla creazione del distretto del commercio di Zero Branco», è il commento dell'assessore Amedeo Requale, «Stiamo infatti lavorando con Confesercenti a più livelli, nella ricerca di una soluzione sempre più strutturata per il rilancio degli esercizi di vicinato, in un momento storico in cui il commercio è in difficoltà».
Il distretto riguarderà i tre centri di Zero Branco, cioè oltre al centro del capoluogo anche quelli delle frazioni di Sant'Alberto e Scandolara. Ed in Comune non vogliono sentire parlare di immobilismo, l'accusa arrivata nell'ultimo periodo dalle minoranze e da alcuni commercianti («Qualcosa si può fare, ma servono la forza e il gruppo dei commercianti ed esercenti. Purtroppo questo non è possibile per la continua disgregazione ed i malumori degli stessi», una delle riflessioni sulla pagina Facebook dei commercianti.
«Il Comune deve fare la propria parte, certo, e non a caso i riscontri si stanno vedendo», aggiunge il sindaco di Zero Branco Luca Durighetto, «Il motore dell'iniziativa, però, deve essere privata. È il privato a dover far arrivare in modo puntuale i cittadini ai rispettivi servizi, rispondendo ai loro bisogni di consumo. Come parte pubblica non possiamo creare squilibrio ed agevolare un esercizio o un'attività piuttosto che un'altra. Il distretto del commercio, con l'accreditamento in Regione, sarà un punto di arrivo e di partenza importante». —
A. B. V.
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