Imprenditore morto alla gara del nipote, aperto un fascicolo per omicidio colposo: indagato il pilota dell’auto
Indagato il pilota vicentino, Mattia Carlotto: il pm ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche, dell’auto e dell’area dove è avvenuto lo schianto. I frammenti del muro sfondato dall’auto hanno colpito l’imprenditore trevigiano Luciano Sandrin, morto nelle ore successive in ospedale

La procura di Frosinone ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico del pilota vicentino, Mattia Carlotto, che venerdì 12 settembre è uscito di pista durante il Rally del Lazio a Cassino. L’auto da corsa ha sfondato il muro che costeggiava il circuito e i detriti hanno colpito in pieno Luciano Sandrin, imprenditore ponzanese deceduto poche ore dopo l’incidente all’ospedale. Un atto dovuto che darà la possibilità all’indagato di incaricare uno specialista di parte per l’autopsia.
Stando alla ricostruzione fatta fino ad ora dagli inquirenti, il settantacinquenne è stato colpito in testa da delle tegole che a loro volta hanno ceduto quando i frammenti del muro sfondato dall’auto sono rimbalzati sulla piccola struttura che si trovava alle spalle della vittima.
Sandrin è stato ricoverato d’urgenza al pronto soccorso e poi sottoposto ad un intervento chirurgico: aveva una grave emorragia interna causata dai frammenti che l’hanno raggiunto all’addome. Le condizioni dell’uomo sono precipitate nel pomeriggio, fino a quando i medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
Lunedì la procura conferirà l’incarico al medico legale per eseguire l’autopsia. Il pm ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche, dell’auto e dell’area dove è avvenuto lo schianto. Sandrin, che accompagnava abitualmente il nipote Tommaso alle gare di rally, si trovava in una zona interdetta al pubblico.
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