San Vendemiano, attraversava la strada, fu travolto: si spegne dopo 24 anni di calvario

SAN VENDEMIANO. Gianni Isola, disabile da quando aveva solamente 12 anni dopo esser stato investito in centro a San Vendemiano, si è spento la notte tra venerdì e sabato. Aveva 36 anni. «Ha raggiunto in Cielo mamma Marisa», è il commovente ricordo di chi l’ha conosciuto. Mamma Marisa Giacuzzo, deceduta nel maggio di due anni fa, insieme al marito Antonio si era occupata di accudire quel figlio, che non si riprese più a seguito dell’incidente stradale.
Papà Antonio Isola ha continuato a stare vicino a Gianni. Verso la mezzanotte di venerdì 27 ottobre il cuore di Gianni ha cessato di battere e purtroppo non c’è stato nulla da fare. Gianni Isola, da molti anni, durante il giorno era ospite e veniva curato nella casa di soggiorno Papa Luciani di Cosniga, struttura che fa parte dell’Istituto Cesare Malanotti. Anche il personale della casa è in lutto per la scomparsa di Gianni. L’esistenza del sanvendemianese era stata sconvolta quando aveva 12 anni, mentre stava attraversando la strada tra le scuole medie e il municipio, in via De Gasperi, pieno centro di San Vendemiano.
Un furgone lo centrò violentemente facendolo finire contro un albero e poi esanime a terra. Gianni lottò con tutte le sue forze tra la vita e la morte, ma rimase invalido al 100% e costretto a rimanere su una sedia a rotelle, con danni cerebrali irreversibili. Dopo mesi di coma e la convalescenza in ospedale, il ragazzo fu riportato nella sua casa a Cosniga, dove è stato curato dall’amore dei suoi genitori e dei suoi cari. Sono seguiti periodi di terapie e riabilitazione a La Nostra Famiglia. A pochi passi dall’abitazione, nel 2009, fu aperta a Cosniga la casa Papa Luciani, che ha garantito un supporto per Gianni, così come per tante altre persone non autosufficienti. Papà Antonio e mamma Marisa però l’hanno sempre voluto vicino e ogni sera tornava a casa per riposare. I momenti più spensierati genitori e figlio li vivevano durante le vacanze, quando tutti insieme andavano in camper. Avevano acquistato quel veicolo perché così era più semplice raggiungere le varie mete ed evitare barriere architettoniche o le difficoltà in strutture ricettive.
Nel maggio del 2015 Gianni perse la madre, sconfitta da una malattia a 70 anni. Gianni ha continuato a vivere, con la speranza e la forza che gli ha trasmesso la sua famiglia. La notte scorsa, dopo ventiquattro anni in cui ha trascorso tanti momenti felici, nonostante le sofferenze di un autentico calvario, è spirato. Non solo le frazioni di Zoppè e Cosniga, ma tutta la comunità di San Vendemiano è in lutto per la sua scomparsa. L’ultimo saluto a Gianni Isola verrà dato martedì alle 10 nella chiesa parrocchiale di Zoppè.
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