Salgareda, trovato morto a 14 anni

SALGAREDA. Trovato morto nella sua cameretta, in una pozza di sangue. A quattordici anni. È accaduto ieri sera qualche minuto prima delle otto, nell’abitazione di via Roma a Salgareda, al secondo piano di un condominio che si affaccia al municipio. Il fratellino: ha chiamato la mamma che si trovava in un’altra stanza.
La donna, accorsa, ha trovato steso sul pavimento della cameretta il corpo ormai senza vita del suo ragazzo, Pierpaolo Perissinotto, classe 2003. I carabinieri, intervenuti sul posto, non si sbilanciano sulle cause del decesso del ragazzo: i rilievi sul luogo della tragedia si sono protratti fino a notte fonda, forse oggi si saprà qualcosa di più sulle ragioni della tragedia. Non è escluso, secondo le testimonianze e i primi riscontri sul corpo del ragazzino che si sia trattato di un malore fatale, una dinamica che pare compatibile - se il tutto fosse confermato - con un’embolia.
La telefonata al Suem 118 è arrivata pochi istanti prima delle 20 di ieri sera. Un sabato sera come tanti, per la palazzina che si affaccia su via Roma, finché, ha raccontato una vicina di casa, non si sono udite delle grida strazianti provenire dal secondo piano di quel condominio: «Abbiamo sentito la mamma urlare, ripeteva il nome del figlio. Siamo corsi immediatamente, ma non c’era più nulla da fare».
Da quel momento, nell’atrio della palazzina di via Roma si sono radunati un numero crescente di vicini di casa, amici, conoscenti. All’arrivo dell’ambulanza, pochi minuti dopo, era già chiaro che per lo sfortunato 141enne non ci fosse più niente da fare, nonostante i generosi tentativi di rianimazione da parte degli operatori del Suem. Un dramma straziante per la mamma e la famiglia, un dolore insopportabile, la perdita improvvisa di quel ragazzo, che ha costretto il personale sanitario a prestare assistenza anche alla donna.
Per l’intera serata si è susseguito il viavai di vicini e parenti all’appartamento della famiglia, finché a tarda notte il corpo di Pier Paolo non è stato recuperato.
Nelle prossime ore sarà disposta l’autopsia per accertare le cause del decesso. Secondo i primi riscontri, infatti, gli uomini dell’Arma non hanno rinvenuto, sulla scena, elementi che indirizzassero le ipotesi verso uno scenario preciso.
Nulla, per esempio, che possa far pensare a un gesto autolesionistico: il giovane non aveva mai lanciato segnali in questo senso, e ieri notte non è stato rinvenuto alcun biglietto d’addio.
Se si sia trattato di malore lo si saprà con certezza soltanto nelle prossime ore. Resta soprattutto il dolore indicibile di una famiglia.
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